È morta in tarda serata all’età di 87 anni la fotografa palermitana Letizia Battaglia. “Palermo – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – perde una donna straordinaria, un punto di riferimento. Letizia Battaglia era un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell’arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia. In questo momento di profondo dolore e sconforto esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia”.
“Addio a Letizia Battaglia. Una grande fotografa, una grande donna italiana che con la sua arte e le sue fotografie ha portato avanti importanti lotte di denuncia e di impegno civile”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, che si stringe ai familiari e agli amici.
Le 10 foto più famose di Letizia Battaglia
Le fotografie di Letizia Battaglia, artista e reporter internazionalmente conosciuta, hanno raccontato, e continueranno a raccontare, la lotta alla mafia, tema su cui era profondamente impegnata. Ha iniziato la sua attività al’Ora di Palermo nel 1969. Fotografò per prima la scena del delitto di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia nel 1980.
Ecco una selezione delle sue foto più famose.
- Letizia Battaglia, Lunedì di Pasquetta a Piano Battaglia, 1974 © Letizia Battaglia

2. Letizia Battaglia, Vicino la Chiesa di Santa Chiara. Il gioco dei killer, 1982, Palermo

3. Letizia Battaglia, Il Presidente della Regione Siciliana, Piersanti Mattarella, democristiano, fratello di Sergio Mattarella, attuale Presidente della Repubblica colpito a morte da killer mafiosi, davanti alla moglie e alla figlia, 1980, Palermo

4. Letizia Battaglia, La bambina col pallone, 1980, Palermo

5. Letizia Battaglia, Franca Rame alla Palazzina Liberty, Milano, 1974

6. Letizia Battaglia, Festa del giorno dei morti, i bambini giocano con le armi, Palermo 1986

7. Letizia Battaglia, L’omicidio del giudice Cesare Terranova

8. Letizia Battaglia, Pasolini, 1972

9. Letizia Battaglia, Omicidio targato Palermo, 1988

10. Letizia Battaglia, Pasqua a Caltabellotta, 1984

La foto in copertina è di Mike Palazzotto