‘Le cantine sotto le chiese sono aperte e sempre a disposizione delle persone per rifugiarsi”. Lo spiega il vescovo cattolico di Odessa, mons. Stanislav Szyrokoradiuk, in un videomessaggio inviato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, fondazione di diritto pontificio. “Sentiamo sempre avvisi di incursioni aeree e di tanto in tanto sparatorie. È molto inquietante ma al momento, grazie a Dio, la città è relativamente calma. Dormiamo in un rifugio seminterrato, ma durante il giorno siamo qui e possiamo liberamente pregare e lavorare”, racconta il presule.
“La presenza dei sacerdoti nelle chiese è di grande importanza per le persone. Celebrano sante Messe, organizzano preghiere e rafforzano lo spirito. Oltre a ciò, ci sono i pacchi viveri, altri prodotti essenziali e i pasti caldi”, racconta ancora il vescovo. In risposta alla guerra in Ucraina, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha inviato un pacchetto di aiuti di 1,3 milioni di euro. I fondi sono destinati ai sacerdoti e ai religiosi che lavorano in tutto il Paese nelle parrocchie, con i rifugiati, negli orfanotrofi e nelle case per anziani”.