“Spezza il cuore leggere che dopo l’ordine del Tribunale di Ancona si procede verso la prima eutanasia attiva. Il veleno sarà il tiopentone sodico, cioè lo stesso usato per le esecuzioni capitali negli Stati Uniti. Come è possibile che in uno stato di diritto, con una legge che, per ora almeno, vieta ogni forma di eutanasia, si proceda ugualmente a togliere la vita a una persona? Nelle pieghe del diritto, nei cavilli dei regolamenti, nelle interpretazioni delle procedure si vuol obnubilare ciò che la legge naturale, la costituzione e il buon senso affermano con chiarezza: non uccidere. Se l’Italia cederà all’eutanasia, sarà un’immensa sconfitta per tutti. E, come ha detto papa Francesco, non è un problema dei cattolici, ma un pricipio etico universale. Stiamo vicino a Mario, sosteniamolo, abbracciamolo, facciamogli capire coi fatti che la sua sofferenza può essere alleviata, curata, lenita, e che la sua vita ha senso, è preziosa, per lui e per noi”. Lo scrive sui social il senatore della Lega Simone Pillon.
Secondo quando riportato dal Corriere Adriatico, una commissione multidisciplinare di esperti, istituita dall’Asur, ha deciso che si può utilizzare il Tiopentone per il suicidio medicalmente assistito chiesto da Mario, quarantaquattrenne tetraplegico marchigiano che ha ingaggiato una battaglia legale con l’Azienda sanitaria Unica Regionale (Asur) per l’applicazione della sentenza della Consulta Cappato-Dj Fabo.
La decisione è arrivata dopo la verifica delle condizioni di Mario da parte del Comitato Etico Regione Marche e l’Associazione Luca Coscioni parla di “una svolta storica”.