La pandemia ha reso sempre più difficile per le famiglie, soprattutto per quelle già in difficoltà economiche, garantire ai figli le cure essenziali e il soddisfacimento di bisogni primari e secondari, compresa la possibilità di procurare gli strumenti per la didattica a distanza anche perché il 66% delle famiglie ha visto aumentare il proprio disagio economico e per l’80% dei genitori i propri figli avranno bisogno di supporto didattico una volta rientrati a scuola.
È quanto emerge dallo studio ‘Pandemia e povertà nelle periferie italiane: il punto di vista delle famiglie e dei bambini’ messo a punto dall’Università di Palermo in collaborazione con la Fondazione L’Albero della Vita realizzato tra agosto e settembre 2021 su un campione di 551 persone, di cui 277 adulti e 274 minori beneficiari del programma nazionale di contrasto alla povertà ‘Varcare la soglia’.
La povertà educativa, come riconosciuto da tutte le rivelazioni ,è imputabile in larga misura alla privazione di opportunità di apprendimento e di socialità nei primi anni d’età spesso dettate dalla povertà economica, e in tal senso le conseguenze sociali generate dall’emergenza sanitaria hanno inciso ulteriormente sulle periferie e sulle famiglie con minori che vi abitano.