x

Selezionati per te (1 di 1 articoli):

<< >>

Pakistana condannata a morte per aver inviato una vignetta di Maometto su Whatsapp

Voce Contro Corrente

Pakistana condannata a morte per aver inviato una vignetta di Maometto su Whatsapp

mercoledì 19 Gennaio 2022 - 20:23
Pakistana condannata a morte per aver inviato una vignetta di Maometto su Whatsapp

Una donna pachistana di religione musulmana e’ stata condannata a morte in Pakistan per aver inviato un testo e vignette del profeta Maometto, ritenuti “blasfemi”, via WhatsApp, in base a una legge antiblasfemia tra le piu’ severe al mondo ma di rado applicata fino alla massima pena, quella capitale. Aneeqa Ateeq, 26 anni, è stata arrestata nel maggio 2020 e accusata di aver condiviso “contenuti blasfemi” su WhatsApp, tra cui le vignette, secondo una memoria diffusa dal tribunale.

La sentenza è stata emessa a Rawalpindi. Il tribunale ha ordinato che Aneeqa Ateeq sia “impiccata a morte” e l’ha anche condannata a 20 anni di prigione.

Sono circa 80 le persone incarcerate in Pakistan per blasfemia, la meta’ delle quali e’ stata condannata all’ergastolo o alla pena di morte, secondo la Commissione statunitense sulla liberta’ religiosa nel mondo. I difensori dei diritti umani ritengono che le accuse di blasfemia vengano applicate ingiustamente in Pakistan, a volte per risolvere controversie personali. Anche se spesso riguardano i musulmani, prendono di mira soprattutto le minoranze religiose, in particolare i cristiani. A dicembre, il direttore di una fabbrica originario dello Sri Lanka è stato linciato e bruciato da una folla inferocita dopo essere stato accusato di blasfemia.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta