Oltre la metà delle famiglie italiane (50,2%) ha rinunciato a prestazioni sanitarie per problemi economici, indisponibilità del servizio o inadeguatezza dell’offerta. Contemporaneamente la spesa delle famiglie per la salute, l’assistenza agli anziani e l’istruzione è aumentata.
È il gap fra la crescita della domanda e l’adeguatezza dell’offerta la vera novità dell’edizione 2022 del Bilancio di welfare delle famiglie italiane di Cerved. Complessivamente la spesa di welfare delle famiglie varia più rapidamente del Pil: aumentata del 6,8% dal 2017 al 2018, ha subito una contrazione provocata dalla pandemia (-14,6% dal 2018 al 2020), per tornare a crescere nell’ultimo anno è tornata a crescere dell’11,4%.
In tre aree la tendenza generale è di continuo aumento della spesa: la salute, da 33,7 miliari nel 2017 a 38,8 miliardi nel 2021 (superando la flessione provocata dall’emergenza Covid nel 2020); l’assistenza agli anziani, da 25,3 miliardi nel 2017 a 29,4 miliardi nel 2021; l’istruzione, da 9,6 miliardi nel 2017 a 12,4 nel 2021.