Sono Olivia e Thomas a contendersi lo scettro di primi nati in Italia nel 2022. Entrambi di Roma, i due bimbi sono venuti alla luce allo scoccare della mezzanotte e potrebbe essere infatti una questione di secondi a decidere chi avrà il primato.
Olivia è nata, secondo la clinica Casa di cura Santa Famiglia, alle 24 in punto e pesa 3,8 chili, mentre su Thomas potrebbe pesare quel secondo in più. Con un peso di 3 kg e 130 grammi è venuto alla luce all’ospedale Cristo Re di Roma. “È nato a 00.01 e siamo felicissimi. Ci è sembrato di essere i protagonisti di un film e la nascita di Thomas è stata accompagnata dai fuochi d’artificio”, commenta a caldo a LaPresse, il papà, Giovanni Lipford, cantautore romano.
La mamma Cristel Pescatori ha dato alla luce il primo bimbo del 2022 con in sottofondo la voce del papà a calmare le doglie. A Roma il sindaco Roberto Gualtieri saluta i 5 primi nati: Olivia, Edoardo, Emilia, Thomas e Vittoria. Poco dopo la mezzanotte sono nati anche Edoardo in Liguria e Nicolò in Trentino. Lieti eventi nel panorama italiano dove la denatalità segna record negativi: come registra l’Istat, nonostante per il 2021 i dati disponibili siano provvisori, tra gennaio e settembre ci sono stati 12.500 nati in meno, quasi il doppio di quelli che si erano registrati nello stesso periodo del 2020. Il numero medio di figli per donna scende nel 2020 a 1,24, rilevato sul totale delle residenti, dall’1,44 registrato tra il 2008 e il 2010, anni caratterizzati da un massimo relativo della fecondità. Dal 2008 – spiega l’Istat – le nascite sono diminuite di 171.767 unità, il 29,8% in meno.
Il calo è attribuibile per la quasi totalità alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani: 316.547 nel 2020, oltre 163 mila in meno rispetto al 2008.Calano soprattutto i primi figli, che rappresentano il 47,5% del totale dei nati. Tra le cause che l’Istat rileva prima tra tutte la pandemia da Covid-19 oltre alla prolungata permanenza dei giovani nella famiglia di origine, dovuta a sua volta a fattori: si allungano i tempi di studio, si ritarda l’ingresso nel mondo del lavoro e si fa più difficile la stabilizzazione.Un quadro preoccupante che si spera possa cambiare con l’auspicio che le nascite di Olivia e Thomas segnino un’inversione di rotta per il 2022.