“Arresti, percosse e preghiere segrete: la persecuzione dei cristiani in India”: così titola oggi il New York Times l’inchiesta dedicata alla crescente “l’isteria contro i cristiani” nel Paese che vanta una delle comunità cristiane più antiche e più grandi dell’Asia, con oltre 30 milioni di aderenti. “Forze di vigilanza anti-cristiane invadono villaggi, assaltano chiese, bruciano letteratura cristiana, attaccano scuole e assaltano fedeli e in molti casi vengono aiutate dalla polizia e dai membri del partito di governo indiano”, ha denunciato il quotidiano americano, che ha consultato documenti governativi e realizzato decine di interviste.
“Per molti estremisti indù, gli attacchi sono giustificati, sono un mezzo per prevenire le conversioni religiose. A loro giudizio, la possibilità che alcuni indiani, anche pochi, rifiutino l’induismo per il cristianesimo è una minaccia al loro sogno di trasformare l’India in una pura nazione indù”, scrive il Nyt. Le violenze sono più marcate nell’India centrale e settentrionale, dove il partito di governo del premier Narendra Modi ha saldamente il controllo.