«Più che della famiglia, la Bonetti sembra essere diventata il Ministro per la propaganda Gender. Dopo la costituzione di un tavolo con 66 associazioni e l’erogazione di 4 milioni di euro, adesso siamo arrivati al lancio di una strategia nazionale Lgbt», è il commento di Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia.
«Come associazione di genitori – prosegue – siamo fortemente preoccupati dall’annuncio di una nuova Strategia Nazionale LGBTQIA e ricordiamo che nel precedente documento uno dei quattro assi strategici di intervento è stato “Educazione e istruzione”. Il pericolo di indottrinamento gender che abbiamo sventato con il ddl Zan adesso si ripresenta dalla finestra. Non vogliamo che i nostri figli nelle scuole siano soggetti all’indottrinamento gender, non vogliamo che ai nostri figli sia insegnato che non esistono più maschi e femmine e che ognuno si può svegliare la mattina e sentirsi pangender, cisgender, agender… e chi più ne ha più ne metta».
«Non è infondato – aggiunge Coghe – il timore di ritrovarci nel giro di poco tempo, a causa della strategia LGBT, con l’utilizzo dell’asterisco nelle scuole e nella Pubblica Amministrazione, con i bagni gender neutral e con lo sdoganamento della barbara pratica dell’utero in affitto. Chiediamo alle forze di maggioranza che sostengono questo Governo – conclude la nota di Pro Vita & Famiglia – di impegnarsi per bloccare questa opera di colonizzazione ideologica, come è stata definita anche da Papa Francesco».