In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, Pro Vita e Famiglia ha intervistato la scrittrice Monica Ricci Sargentini. Di nota ispirazione femminista, la giornalista e scrittrice è nota per essersi schierata contro il Ddl Zan e l’utero in affitto.
Cosa è violenza per lei? “Penso alla prostituzione, all’utero in affitto. È violenza anche dare ormoni a bambine “non conformi”, è violenza permettere a uomini che si identificano come donne, di gareggiare in competizioni sportive femminili. È violenza aprire un giornale di tiratura nazionale e trovare una vignetta in cui un partito politico viene rappresentato come una prostituta. È violenza togliere figli alle madri, con la scusa della sindrome da alienazione parentale”.
“Anche la prostituzione e la pornografia sono una violenza sulle donne- ha continuato – C’è poi un tipo di violenza che consiste nel non nominare le donne. La prestigiosa rivista scientifica The Lancet ha definito le donne “mestruatori”, usando il sostantivo al maschile… Non si può più nemmeno dire che le donne partoriscono: ci sono docenti universitarie cacciate dai loro atenei solo per aver detto che il sesso biologico è qualcosa di reale. Al di là della violenza classica, quindi, c’è quest’altro tipo di violenza molto subdola, perché porta a una sorta di autocensura delle donne su se stesse”.