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Covid, l’aumento dei contagi in Europa mette un freno al turismo: a rischio 1 milione di pernottamenti

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Covid, l’aumento dei contagi in Europa mette un freno al turismo: a rischio 1 milione di pernottamenti

martedì 16 Novembre 2021 - 18:15
Covid, l’aumento dei contagi in Europa mette un freno al turismo: a rischio 1 milione di pernottamenti

L’aumento dei contagi in Europa (e in Italia) potrebbe frenare il trend di ripresa del mercato. ‘Eventuali nuove restrizioni, soprattutto nei Paesi tradizionalmente origine dei flussi turistici dell’Italia, potrebbero far mancare alle strutture ricettive circa un milione di pernottamenti e assestare un colpo imprevisto alla ripresa in atto’.

Lo afferma la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise nella relazione all’assemblea annuale. Le stime CST per Confesercenti sui primi 10 mesi del 2021 confermano la ripartenza del mercato turistico, con decisi incrementi negli arrivi e nelle presenze. Aumenti che, tuttavia, non riescono a compensare la perdita rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (pre-covid). Nel periodo gennaio-ottobre 2021 le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi dovrebbero essere aumentate del 22% rispetto all’anno precedente, per un totale di circa 246 milioni.

Nel confronto col periodo pre-covid (gennaio-ottobre 2019), pero’, i dati rimarrebbero sempre negativi (-46% di arrivi, -39% di presenze), segno di una situazione di mercato ancora lontana dalla ‘normalita”.

Nonostante i rischi dello scenario, sottolinea De Luise, “nel mondo c’e’ voglia della destinazione Italia. E noi dobbiamo arrivare preparati all’appuntamento della ripartenza del turismo, che e’ un asse fondamentale per il futuro del nostro sviluppo economico. Dobbiamo investire nella digitalizzazione complessiva del sistema-paese, nell’impulso al trasporto ferroviario veloce e locale, nella riqualificazione anche delle medie stazioni, in aeroporti moderni, e nella ‘svolta green’, per un turismo sempre piu’ di qualita’. Dalle risorse del Pnrr deve arrivare finalmente la svolta per un turismo italiano sempre piu’ competitivo. E’ un settore che va sostenuto con forza, favorendo i canali di apertura anche per i viaggi all’estero, con corridoi sicuri. Il blocco attuale sta avendo un impatto gravissimo sul turismo organizzato, dalle agenzie di viaggio ai nostri tour operator”. Nella relazione la presidente si sofferma, poi sulle concessioni balneari e la riduzione della proroga stabilita dalla sentenza del Consiglio di stato interessa circa 30mila concessioni. Un intervento che ha gettato nell’incertezza il settore balneare, che vale oltre il 30% del nostro turismo e da’ lavoro a 300mila persone. “La sentenza del Consiglio di Stato sugli stabilimenti balneari e’ un intervento dirompente che rigetta nell’incertezza piu’ profonda 30mila imprese. La proroga delle concessioni solo fino al 31 dicembre 2023 e’ un termine troppo ravvicinato, che creera’ caos e fara’ crollare gli investimenti. Le imprese hanno bisogno di sapere gia’ domani quello che accadra’ fra due anni. Serve una riforma, non un colpo di spugna. Va dato respiro e continuita’ alle attuali concessioni spostando in avanti i termini, con un congruo intervallo temporale e nuove regolamentazioni in materia, rendendole pero’ note da subito. La mancanza di una certezza normativa per le concessioni degli stabilimenti balneari e per le concessioni del commercio su aree pubbliche ha gia’ prodotto in entrambi i settori preoccupanti processi involutivi. Non si fanno investimenti, si rinuncia a processi innovativi” conclude

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