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Per la prima volta al mondo il rene di un maiale trapiantato in un essere umano

Alessandra Barbato

Per la prima volta al mondo il rene di un maiale trapiantato in un essere umano

lunedì 25 Ottobre 2021 - 22:59
Per la prima volta al mondo il rene di un maiale trapiantato in un essere umano

Scalpore in tutto il mondo scientifico per il primo trapianto di rene di un maiale su un essere umano.

Si tratta di una vera e propria frontiera per i trapianti avviata negli Stati Uniti dal “New York University (NYU) Langone Health Center”. A ricevere l’organo è stata una donna mantenuta artificialmente in vita affetta da disfunzione renale la cui famiglia ha acconsentito all’esperimento prima di staccare il ventilatore vitale.

Per l’esperimento, è stato utilizzato un maiale i cui geni erano stati modificati in modo da eliminare dai suoi tessuti una molecola che invece avrebbe provocato un rigetto quasi immediato. Robert Montgomery, Direttore dell’Istituto dei Trapianti di NYU che ha diretto il team chirurgico che ha effettuato l’intervento lo scorso 25 settembre ha spiegato:
“Per le 54 ore in cui abbiamo condotto lo studio, il rene ha funzionato perfettamente. Proprio come ci si aspetterebbe che funzioni un rene umano su donatore vivente. Il successo di questo esperimento ci fa aumentare gli sforzi e ci dà nuova fiducia per quando ci muoveremo verso i primi esperimenti sull’uomo vivo. Quindi, questo test ha di fatto accelerato questo passaggio. Ormai ci siamo vicini. Al massimo, mancano uno o due anni”.

Montgomery stesso ha ricevuto un trapianto tre anni fa, un cuore umano da un donatore con l’epatite C, perché era disposto a prendere qualsiasi organo. “Ero una di quelle persone sdraiate in un’unità di terapia intensiva ad aspettare, senza sapere se sarebbe arrivato in tempo”, ha dichiarato il chirurgo.

La rivelazione personale del dottore apre ad una triste realtà: più di 90.000 persone, solo negli Stati Uniti, sono in attesa per un trapianto di rene.
Ogni giorno, 12 persone muoiono aspettando! Per questo motivo la comunità scientifica spera che i trapianti da maiale sull’uomo possano risolvere questa carenza di organi. L’ostacolo principale si chiama Alfa-Gas ed è uno zucchero presente nelle cellule di maiale ed estraneo al corpo umano che causa un immediato rigetto dell’organo.

Per questo motivo il rene dell’esperimento americano è venuto da un animale geneticamente modificato, “ingegnerizzato” per eliminare quello zucchero ed evitare l’attacco al sistema immunitario umano.
I chirurghi hanno attaccato il rene di maiale a un paio di grandi vasi sanguigni nell’inguine umano, ma l’hanno tenuto fuori dal corpo per poterlo osservare per oltre due giorni. L’organo ha fatto quello che un rene “normale” dovrebbe fare. Ha filtrato i rifiuti, ha prodotto urina e non ha provocato alcun rigetto.

Da qui il successo scientifico che però apre la strada ad un dibattito di tipo morale. Allevare maiali per diventare “donatori di organi” è sbagliato per alcuni. Ma il mondo scientifico fa sapere che la pratica potrebbe essere subordinata a precise politiche e provvedimenti etici.

Intanto, già diverse aziende biotecnologiche sono in corsa per sviluppare organi di maiale adatti al trapianto. L’anticipo del “test” è una vittoria per Revivicor, una filiale di United Therapeutics, la società che ha progettato un allevamento con 100 maiali allevati in condizioni strettamente controllate, in una struttura in Iowa (Usa). A dicembre, la Food and Drug Administration americana ha approvato l’alterazione del gene nei maiali Revivicor, dichiarandolo come sicuro per il consumo umano e la medicina.
Ma la FDA ha detto che i ricercatori dovranno presentare altri documenti prima che gli organi di maiale possano essere trapiantati in esseri umani viventi.

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