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Covid, in Italia operatori sanitari sottoposti a procedimenti disciplinari e ritorsioni

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Covid, in Italia operatori sanitari sottoposti a procedimenti disciplinari e ritorsioni

domenica 24 Ottobre 2021 - 18:04
Covid, in Italia operatori sanitari sottoposti a procedimenti disciplinari e ritorsioni

In Italia, operatrici e operatori sanitari e sociosanitari impiegati nelle strutture residenziali per anziani che avevano segnalato le precarie e insicure condizioni di lavoro durante la pandemia da Covid-19, sono stati sottoposti a procedimenti disciplinari iniqui e sono andati incontro a ritorsioni da parte dei datori di lavoro.

È quello che è emerso da una nuova ricerca di Amnesty International, secondo cui “invece di affrontare le criticità sollevate, come quelle sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e sul numero dei contagi nelle strutture residenziali, i datori di lavoro hanno imposto il silenzio, effettuato licenziamenti ingiusti e adottato misure antisindacali”.

“Operatrici e operatori sanitari e sociosanitari delle strutture residenziali sono stati in prima linea nella lotta contro la pandemia da Covid-19 e sono stati elogiati dal governo italiano per il duro lavoro svolto in condizioni terribili. Tuttavia, queste stesse persone sono state ridotte al silenzio dai loro datori di lavoro quando hanno cercato di esprimere preoccupazione sul trattamento degli ospiti anziani e sulla propria sicurezza”, ha dichiarato Marco Perolini, ricercatore di Amnesty International sull’Europa occidentale.

Per condurre la sua ricerca, tra febbraio e agosto del 2021 Amnesty International ha parlato con 34 tra professioniste e professionisti nonché operatori e operatrici in servizio nelle strutture residenziali durante la pandemia da Covid-19, così come con avvocati, esperti del settore e sindacalisti.

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