“L’Aborto non è libero perchè al bambino nessuno chiede il parere. L’unica cosa sicura e’ proprio la sua morte, nonche’ le gravi complicazioni di cui soffrono decine di migliaia di donne. Inoltre non e’ gratuito perche’ alla donna costa il prezzo di sofferenze indicibili anche interiori. L’Aborto e’ diventato solo una battaglia ideologica, ma l’embrione e’ un essere umano e nessuna ideologia puo’ sopprimerlo”. Lo dichiara in una nota Toni Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia.
“Si parla di sicurezza, ma proprio le conseguenze della Legge 194 sono insabbiate e falsificate. L’ultima relazione annuale del Parlamento sull’applicazione della norma, infatti, e’ stata una mera formalita’, con statistiche incomplete e fuorvianti e dati palesemente copiati e incollati da quella del 2018”, denuncia Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia. “E’ preoccupante e drammatico l’incremento delle complicanze immediate dell’Aborto farmacologico, di ben il 2% in piu’ nel 2019 e di dieci volte superiori a quelle registrate per tutte le oltre 70mila interruzioni volontarie di gravidanza chirurgiche dello stesso anno”. “Altro che Aborto sicuro – conclude Brandi – condanniamo questa pratica abominevole e omicida in tutte le sue forme, anche nella somministrazione ‘fai da te’ della Ru486 in day hospital”.