Il Ddl Zan non è ancora passato ma la censura in Italia sembra già essere attiva. Un insegnante di religione di una scuola superiore di Bra (Cuneo) è stato penalizzato per aver preso posizione contro il Ddl Zan, su un gruppo Facebook molto noto.
Un ammutinamento che ha visto come protagonisti il preside che ha preso le distanze dal professore e la sua diocesi che lo ha addirittura trasferito in un altro istituto.
L’insegnante sarebbe stato “bacchettato” per aver espresso la sua opinione condividendo degli articoli contro il Ddl Zan su un gruppo Facebook molto letto dai cittadini braidesi.
Ma è bastato questo perché, addirittura dalla pagina Facebook dell’Istituto, il preside si sia sentito in dovere di dichiarare che “il nostro istituto prende apertamente le distanze da opinioni espresse da un nostro Dipendente, a titolo strettamente personale”.