A Novara un medico rischia di essere radiato o sospeso dall’Albo perchè ha partecipato al corteo “No Pass”, ovvero contro l’obbligatorietà del Green Pass. Una scelta che potrebbe costargli caro.
”Stiamo valutando se esistono i presupposti per un’azione disciplinare e se sara’ il caso apriremo un procedimento”. Lo afferma il presidente dell’Ordine dei medici di Novara, Federico D’Andrea, in merito ala presenza di Luigi Garavelli, primario di Malattie Infettive di Novara, alla manifestazione ‘no Pass’ di Alessandria.
“l vaccino è uno strumento importantissimo con il quale i sanitari si possono garantire contro il Covid e, di conseguenza, garantire anche i cittadini – aggiunge -. E il Green-Pass si inserisce perfettamente tra i provvedimenti che si possono adottare per contenere la pandemia”.
“Esiste un Codice deontologico che obbliga i medici a tenere determinati comportamenti – ricorda il presidente dell’Ordine di Novara, Federico d’Andrea -: la violazione di queste regole implica l’adozione di misure specifiche: si va dall’ ‘avvertimento’ alla ” censura’ per arrivare alla sospensione e alla radiazione”.
L’Ordine provinciale, prosegue, “fin dal primo momento ah sostenuto la campagna vaccinale: il vaccino e’ uno strumento importantissimo con il quale i sanitari si possono garantire contro il Covid-19 e, di conseguenza, garantire anche i cittadini. E il Green-Pass – ribadisce – si inserisce perfettamente tra i provvedimenti che si possono adottare per contenere la pandemia”. Anche l’Asl di Novara sta valutando l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di Garavelli.
Ancora una volta la libertà di espressione e di manifestare pubblicamente il proprio pensiero rischia di essere calpestata.