La sua denuncia era finita sulle prime pagine di tutti i giornali: “I miei genitori mi hanno cacciato di casa perché sono lesbica”. E da quel giorno per Malika era scattata una campagna di beneficienza, per aiutarla ad andare avanti.
Per lei sono stati raccolti più di 100 mila euro e con quel denaro pare che la giovane abbia acquistato una Mercedes. Un gesto che ha fatto scoppiare la polemica.
“Ho preso la casa in affitto a Milano, abbiamo dato un anno di affitto più duemila euro di caparra – ha raccontato in un’intervista a TPI -. Poi ho pagato dentista, avvocato, ho comprato dei vestiti. Non avevo niente, era rimasto tutto a casa dei miei”. Sulla Mercedes nuova con cui è stata fotografata, però, inizialmente ha mentito, dicendo che era dei genitori della sua fidanzata. “Sì ho detto una bugia – ha ammesso -. Mi scuso. Quando mi è stato chiesto ero sotto pressione. Ho 22 anni e volevo togliermi uno sfizio, mi sono comprata una bella macchina, potevo comprarmi un’utilitaria e non l’ho fatto”.
Oggi, dopo che la notizia ha fatto il giro del web scatenando l’ira dei social, la ragazza ha provato a difendersi. “Non ho comprato un’auto di lusso a vostre spese – ha scritto in un post su Instagram -. Ne ho presa una di seconda mano. Sì, l’auto è una Mercedes, un’auto che mi permette di non restare a piedi in questi viaggi lunghi e che mi accompagni il più a lungo possibile. Considerando che non so cosa ci sarà nel mio domani, sto cercando di trovare la stabilità in un momento in cui la terra mi trema sotto ai piedi”.