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La legge Zan? “Serve solo a condannare chi non la pensa come la comunità LGBTQIA+”

Voce Contro Corrente

La legge Zan? “Serve solo a condannare chi non la pensa come la comunità LGBTQIA+”

domenica 13 Giugno 2021 - 12:15
La legge Zan? “Serve solo a condannare chi non la pensa come la comunità LGBTQIA+”

“La verità vi fa male lo sappiamo. E quindi avete bisogno di diffondere bugie, cara Rifondazione Comunista e cari Giovani Comunisti. I nostri manifesti non hanno ‘il vergognoso scopo di diffondere odio verso le persone che fanno parte della comunità LGBTQIA+’, ma condannano la teoria gender che viene diffusa, per esempio, nelle scuole e noi vogliamo difendere i nostri bambini da ogni manipolazione ideologica e intima” così ha replicato alle polemiche sorte a Como, Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus autrice della campagna ‘diciamo no al Ddl Zan’ con manifesti che raccontano i casi choc di indottrinamento arcobaleno da cui non si potrà più difendersi.

Non è vero che il Ddl Zan serve a tutelare le persone LGBTQIA+, – ha continuato e concluso Jacopo Coghe, vice presidente di PV&F – serve solo a condannare chi non la pensa come loro, a tappargli la bocca, a legarci le mani per impedire una propaganda immorale sui nostri figli. L’odio è quello che hanno loro nei confronti dei nostri bambini e delle donne, che non saranno più rispettati per come sono, ma dovranno subire le decisioni sportive o scolastiche che vorranno loro senza diritto di replica. Proprio mercoledì abbiamo presentato un Report con i casi choc che dove sono passate certe leggi si sono verificati: padri condannati, pastori a processo per aver letto la Bibbia… se lo leggano i nostri detrattori e ci rispondano sui fatti”.

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