Mano pesante di Facebook, che ha deciso di bandire Donald Trump dalla sua piattaforma per almeno due anni: dopo la sospensione scattata il 7 gennaio scorso, l’ex presidente americano potrà riaccedervi a partire dal 7 gennaio del 2023. Ma solo se saranno venuti meno “i rischi per la sicurezza pubblica” che hanno motivato l’esclusione del tycoon.
La società guidata da Mark Zuckerberg ha dunque deciso di punire Trump col massimo della pena. Questo, si spiega in una nota, “vista la gravita’ delle circostanze”. Il riferimento è ai tragici fatti del 6 gennaio scorso, quando Trump anche con una serie di messaggi postati sui social media avrebbe incitato la folla dei suoi sostenitori ad assaltare Capitol Hill, dove si trova la sede del Congresso americano.
Un attacco violento che ha portato alla morte di ben cinque persone. “Riteniamo che le sue azioni costituiscano una seria violazione delle nostre regole, violazione che merita la sanzione piu’ severa”, ha affermato Nick Clegg, vicepresidente del gruppo. Un duro colpo per l’ex presidente, bandito anche da Twitter.
“Un insulto a 75 milioni di elettori”
Donald Trump ha definito “un insulto” ai “75 milioni” di persone che hanno votato per lui alle presidenziali dello scorso anno la decisione di Facebook di sospenderlo dal social network e da Instagram per due anni.
Facebook ha annunciato che gli account dell’ex presidente Donald Trump resteranno sospesi per due anni, a partire dallo scorso 7 gennaio. Questo significa che Trump potrebbe ricominciare a usarli nel gennaio 2023, quindi dopo le elezioni di meta’ mandato, ma solo se la societa’ tech considerera’ terminato il rischio per la sicurezza pubblica. Facebook ha reso noto che valutera’ la situazione in questo periodo di tempo e che continuera’ a tenere bloccati gli account “finche’ questo rischio non sara’ cessato”.