“La preghiera cristiana, come tutta la vita cristiana, non è una passeggiata”, ma “una battaglia”: lo ha detto papa Francesco nel corso dell’udienza generale nel cortile di San Damaso. Jorge Mario Bergoglio sta portando avanti, mercoledì dopo mercoledì, una catechesi sulla preghiera, e oggi si è soffermato sulla sua dimensione di combattimento.
“Nessuno dei grandi oranti che incontriamo nella Bibbia e nella storia della Chiesa ha avuto una preghiera ‘comoda’”, ha detto.
“Si può pregare come i pappagalli, ‘bla bla bla’, ma questa non è preghiera. La preghiera certamente dona una grande pace, ma attraverso un combattimento interiore, a volte duro, che può accompagnare periodi anche lunghi della vita. Pregare – ha proseguito il papa – non è una cosa facile. Ogni volta che vogliamo farlo, subito ci vengono in mente tante altre attività, che in quel momento appaiono più importanti e più urgenti: questo succede a me anche, vado a pregare, ‘no, devo fare questo, quest’altro…’: fuggiamo dalla preghiera, non so perché ma è così. Quasi sempre, dopo aver rimandato la preghiera, ci accorgiamo che quelle cose non erano affatto essenziali, e che magari abbiamo sprecato del tempo. Il Nemico ci inganna così”.