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La pandemia ci ha solo rovinato o anche migliorato?

Voce Contro Corrente

La pandemia ci ha solo rovinato o anche migliorato?

Gioacchino Porrello

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giovedì 06 Maggio 2021 - 12:29
La pandemia ci ha solo rovinato o anche migliorato?

Possiamo trarre qualcosa di buono dalla pandemia? La riflessione di Gioacchino Porrello, pastore della chiesa Parola della Grazia di Palermo

Sono ormai passati 14 mesi da quando la vita di ogni italiano è cambiata radicalmente. Stiamo tutti vivendo un momento assurdo, che forse non avremmo mai immaginato. Un momento che ci ha spiazzato facendo vacillare cose che definivamo certezze. Eppure, come ogni momento difficile della vita può lasciarci qualcosa di buono, così io penso che possa accadere anche questa volta.

Molti di noi sicuramente possono raccontare di aver ascoltato, almeno una volta nella vita, i nonni o qualche simpatico anziano raccontare della guerra o del post guerra e di come quei giorni così duri li abbiano fortificati. Credo che molto dipenda dal nostro modo di vedere e no, non sto parlando di ottimismo. Mi riferisco piuttosto a come un momento così complesso possa fare uscire il meglio di noi e forgiare il nostro carattere in positivo, magari dandoci una prospettiva o una forza in più che prima non tenevamo neanche in considerazione.

Da pastore ho quotidianamente a che fare con tanti ragazzi e ragazze. Ciò che noto in questo momento è che tutti sono stanchissimi di quello che stiamo vivendo. Tuttavia, ho anche notato ragazzi che hanno fatto uscire fuori una voglia interiore che li ha spronati sempre di più a dare il meglio di loro stessi. A tirar fuori a volte anche una creatività nel lavoro che senza la pandemia non sarebbe mai emersa. A volte il bisogno fa proprio questo. Alcuni stanno aspettando che tutto finisca, altri nel frattempo si stanno sbracciando per mettersi in gioco.

Non credo che sia tutto buio. La speranza non è solo nel fatto che prima o poi la pandemia finirà. Chiamatemi pure sognatore, ma io credo ancora che l’essere umano sia una creatura meravigliosa che nei momenti più duri può creare qualcosa di unico. Credo che il DNA del Creatore sia in noi e che non possiamo fare a meno di creare.

D’altronde, oggi spesso esaltiamo la vita di Gesù sulla terra, eppure io credo che il nostro Signore abbia avuto una vita più difficile che facile. Della Sua voglia di fare e di non arrendersi davanti alle difficoltà ancora oggi noi mangiamo i frutti.

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