A lanciare l'allarme è il vicepresidente del Consiglio Comunale, Francesco Gurrado
Bagheria potrebbe dire addio al Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria).
A lanciare l’allarme è il vicepresidente del Consiglio Comunale, Francesco Gurrado.
Tutto ciò porterebbe ad aumentare l’ impoverimento di strutture al servizio del territorio, dopo che negli ultimi anni abbiamo assistito al ridimensionamento di servizi importanti forniti dall’Agenzia delle Entrate, dall’Inps, da Riscossione Sicilia nonchè la chiusura della sezione distaccata del Tribunale di Termini Imerese.
Un’emorragia che sembra non avere fine e che progressivamente riduce ruoli, funzioni e attrattività della nostra Città. Oggi l’Amministrazione Tripoli ha l’opportunità concreta di porre un’argine a questa emorragia, operando un’inversione di tendenza, trattenendo il CREA (Consiglio per Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) evitando, così, il rischio di trasferimento in altra Città.
Il CREA è l’unico Ente Pubblico di ricerca e sperimentazione (dipendente dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestale) che opera a Bagheria dalla fine degli anni’ 90, dotato di importanti laboratori di ricerca e di collezioni vegetali di specie di interesse agroalimentare ed ambientale.
Oggi, l’intervento dell’amministrazione guidata dal sindaco Filippo Tripoli potrebbe evitare il disastro.
“A tal proposito – commenta il vicepresidente Gurrado – invito il sindaco a valutare la possibilità di concedere i locali appena liberati dal Comando dei Vigili Urbani in Via Federico II”
“Trattenere il CREA a Bagheria – continua Gurrado contribuirebbe a rendere efficace e funzionale il polo culturale e di ricerca che dovrebbe prendere corpo a Villa San Cataldo con la collaborazione dell’Università degli Studi di Palermo, cosi come annunciato dal Sindaco Tripoli durante la relazione annuale esposta in Consiglio Comunali nei giorni scorsi. Sarebbe un peccato perdere già quanto operativo e significativo abbiamo a Bagheria”.
“Il CREA – incalza Gurrado – è una struttura di assoluta eccellenza e di rilievo nazionale ubicata nel territorio di Bagheria sulla statale Settentrionale Sicula 113. In Sicilia sono presenti solamente due sedi del CREA, infatti a quella di Bagheria si affianca la sede di Acireale.
“Una struttura che con il suo personale qualificato – ha continuato Gurrado – ha interagito, in questi anni, con il territorio, in sinergia anche con le Amministrazioni del comprensorio e gli enti di sviluppo locale. Ha svolto peraltro un’intensa attività di formazione indirizzata alle scuole primarie e secondarie di primo grado, ospitando numerosi alunni delle scuole del comprensorio con progetti di educazione ambientale ed alimentare. A quest’attività si è aggiunta la realizzazione di numerosi progetti di ricerca con gli operatori del settore agricolo del territorio”.
“Tante sono le ragioni quindi – ha specificato Gurrado – che sottolineano l’interesse della comunità bagherese e dell’hinterland a trattenere una struttura importante e strategica per le prospettive di sviluppo legate alle tematiche della sostenibilità ambientale, della difesa delle produzioni agro-alimentari e della transizione ecologica”.
“Auspico – ha concluso Gurrado – un intervento decisivo e risolutivo dell’Amministrazione Comunale a tutela di un evidente interesse pubblico”.