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Italia Viva: “Il Ddl Zan è da modificare”. E adesso la legge è veramente a rischio

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Italia Viva: “Il Ddl Zan è da modificare”. E adesso la legge è veramente a rischio

mercoledì 21 Aprile 2021 - 19:09
Italia Viva: “Il Ddl Zan è da modificare”. E adesso la legge è veramente a rischio

Sono giorni di fuoco per il Ddl Zan. È notizia di oggi che Italia Viva ha dichiarato di essere d’accordo con le obiezioni del mondo femminista sul disegno di legge, aprendo così una crisi. Senza i voti di Italia Viva infatti non c’è maggioranza per l’approvazione del testo.

Pare esserci esserci dunque parecchia confusione all’interno della maggioranza. Intanto la calendarizzazione del Ddl in Senato è stata bloccata ed è proprio il senatore Pillon a spiegare l’evoluzione della vicenda nel suo profilo Facebook.

L’iter del Ddl Zan in salita

Questo pomeriggio si è svolta una riunione di maggioranza al Senato ma l’iter del ddl Zan sul contrasto all’omofobia sembra restare ancora in salita. A convocare l’incontro con i capigruppo è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. Già in Aula, infatti – nel dibattito politico che ha preceduto l’esame del ddl Ministeri – le posizioni delle forze che sostengono il governo hanno continuato a mostrarsi distanti, con la Lega che frena su provvedimenti giudicati “divisivi” a tal punto che – si apprende a palazzo Madama – ritiene che ne debbano discutere i leader di partito.

“Desideriamo affrontare pubblicamente una situazione politica che è meglio che ci diciamo tutti quanti e che intendo comunicare anche a lei che è la seconda carica dello Stato. E’ da più di un mese, da quando è nato questo governo, che chiedo espressamente una riunione con tutti i capigruppo di maggioranza per decidere quali sono i disegni di legge da calendarizzare nelle varie commissioni”, ha esordito il presidente dei senatori del Carroccio, Massimiliano Romeo.

“La maggioranza dell’attuale maggioranza, vuole andare avanti a calendarizzare disegni di legge identitari e in molti casi divisivi”, ha aggiunto. “Ricordo benissimo che il presidente Draghi, e mi prendo io la responsabilita’ di usare le sue stesse parole, ha chiesto espressamente che, in questa fase delicata del nostro Paese sotto l’aspetto sanitario ed economico, di accantonare, ha usato questo termine, tutto cio’ che ha significato un marcare la differenza tra i vari partiti negli ultimi venti anni”, ha proseguito. “Andare avanti con questi temi divisivi significa avvelenare il clima all’interno e mettere in difficolta’ e ulteriormente a rischio una situazione che e’ gia’ difficile tra di noi. Qui il tema divisivo non e’ l’omotransfobia, su cui siamo tutti d’accordo. Cosa è divisivo? Il disegno di legge Zan che lo è anche a sinistra”.

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