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Nuova lite social tra Pillon e Fedez sul Ddl Zan: ecco cosa è successo

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Nuova lite social tra Pillon e Fedez sul Ddl Zan: ecco cosa è successo

giovedì 08 Aprile 2021 - 22:00
Nuova lite social tra Pillon e Fedez sul Ddl Zan: ecco cosa è successo

Nuovo botta e risposta social tra il senatore della lega Simone Pillon e Fedez sul ddl Zan, la cui discussione è stata ieri oggetto di un nuovo rinvio in Parlamento. Dopo la notizia del rinvio, Fedez aveva annunciato che oggi avrebbe spiegato “cosa è successo”, definendo la vicenda “tragicomica”. “Fortunaz che oggi Fedez ci spiegaz cosa è successo ieriz in commissionez”, ha twittato ironicamente in risposta il senatore del Carroccio. Pronta la replica del rapper nelle sue stories: “Si può esprimere un pensiero in maniera civile senza che un senatore della Repubblica si metta a prenderti per il c…?”, ha scritto Fedez.

“Vergognosi insulti contro Pillon”

”La prova inoppugnabile dell’assoluta inutilità del ddl Zan sta nel fatto che da sempre chi commette atti violenti contro persone omosessuali risiede nelle patrie galere a scontare la pena che il vigente Codice Penale ha loro assegnato. Compreso l’energumeno della metro di Roma di una decina di giorni fa. Va inoltre ricordato che sono già previste tutte le aggravanti del caso per abbietti e futili motivi”. Lo dichiara il leader del Family Day Massimo Gandolfini.

”Vogliamo cogliere l’occasione – aggiunge Gandolfini – per dire che il nostro Paese ha oggi ben altre priorità legate all’enorme sofferenza sanitaria, economia e sociale in cui la pandemia ci ha precipitato. Noi, cittadini italiani, abbiamo bisogno di tanto, di tutto, a partire dalla sanità per arrivare alla scuola e alla ripresa delle libertà personali e sociali che la Costituzione ci garantisce. È assolutamente insensato perdere tempo in discussioni su una norma inutile e, oltretutto, divisiva che innalza muri invalicabili. La stessa Commissione ha sul tavolo temi di enorme delicatezza da affrontare: riforma del processo civile e penale, riforma del processo tributario, riforma della magistratura, inquadramento dei giudici non-togati, e non può perdere tempo in passaggi inutili”. “Auspichiamo che tutti i cittadini di buon senso, che rispettano ogni persona – certamente non coloro che in questi giorni hanno ricoperto di insulti vergognosi e di minacce squadristiche il senatore Pillon, cui va la nostra piena solidarietà – e che condannano ogni atto di violenza, alzino la voce verso tutti i partiti che siedono in Parlamento, in un unico coro: ‘Siate seri e preoccupatevi di fare cose serie, per il vero bene del nostro amato Paese’. Dal canto nostro, vigileremo attentamente, vagliando fra chi preferisce servire l’ideologia piuttosto che rispondere alle sofferenze di milioni di cittadini, oggi più poveri che mai”, conclude Gandolfini.

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