Niente stipendio senza vaccino. È ciò che ha deciso il giudice Anna Travia davanti al caso di due infermieri e otto operatori sociosanitari. Dipendenti di due case di riposo del Bellunese, la Servizi Sociali Assistenziali S.r.l di Sersa e la Sedico Servizi, i dieci a febbraio avevano scelto di non vaccinarsi contro il Covid-19 con il farmaco di Pfizer.
Messi in ferie dalla direzione delle due strutture, erano poi stati visitati dal medico del lavoro, che li ha dichiarati non idonei al servizio. Ciò ha permesso che i dieci dipendenti fossero allontanati dai propri incarichi senza ricevere alcuno stipendio.
Belluno, sospesi 10 operatori Rsa
Da qui la causa in tribunale. I dipendenti si sono aggrappati al diritto alla libera scelta, sancito dall’ordinamento italiano e dalla Costituzione. Tuttavia, il giudice Travia ha dichiarato “insussistenti” le loro motivazioni.
“È ampiamente nota l’efficacia del vaccino nell’impedire l’evoluzione negativa della patologia causata dal virus – si legge nella sentenza – come si evince dal drastico calo dei decessi fra le categorie che hanno potuto usufruire delle dosi, quali il personale sanitario, gli ospiti delle rsa e i cittadini di Israele dove il vaccino è stato somministrato a milioni di individui”.
“Nessuno mette in dubbio la libertà di scelta vaccinale, – ha spiegato l’avvocato Innocenzo Megali, rappresentante delle Rsa insieme all’avvocato Silvia Masiero -, ma in questo caso prevale l’obbligo del datore di lavoro di mettere in sicurezza i suoi dipendenti e le parti terze, cioè gli ospiti delle case di riposo”.
Rsa, niente stipendio senza vaccino
La sentenza ha dato vita a polemiche e fermenti. Come riporta il Corriere del Veneto, l’avvocato Andrea Colle, che ha assistito gli operatori, ha dichiarato di aver ricevuto numerose telefonate da parte di singoli e associazioni. Stessa cosa per l’avvocato Megali.
D’altronde, Luigi Pais Dei Mori, presidente degli infermieri di Belluno, conferma la situazione. “Ci sono molte strutture che attendevano con ansia questa sentenza”. La questione è più che mai aperta.
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