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Vaccini, Italia può fare di più ma le dosi sono poche. Via revisione Sputnik

Voce Contro Corrente

Vaccini, Italia può fare di più ma le dosi sono poche. Via revisione Sputnik

lunedì 22 Marzo 2021 - 10:05
Vaccini, Italia può fare di più ma le dosi sono poche. Via revisione Sputnik

L’Italia potrebbe somministrare un numero maggiore di vaccini, ma le dosi sono poche. A dichiararlo è il Commissario per l’Emergenza Covid Francesco Figliuolo, che riporta i dati emersi sulla capacità di inoculazione del Paese.

Tenuto contro delle dosi ora disponibili e di quelle in arrivo nei prossimi sette giorni, risulta che le varie strutture potrebbero somministrare il doppie dei vaccini a disposizione. Per questa settimana la media prevista è di circa 200mila somministrazioni al giorno.ù

Sputnik, via alla revisione a cicli del vaccino russo

Intanto, l’Ema dà il via alla revisione a cicli per il russo Sputnik. Si tratta di un procedimento messo in atto solo nel caso di sieri promettenti. Lo scopo è quello di velocizzarne l’approvazione quando il dossier sarà completato.

Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Ema, ha dichiarato a “Che tempo che fa” l’inizio di ispezioni in Russia, ad aprile, “sia per le produzioni che per lo studio clinico”. Cavaleri ha anche dichiarato la contrarietà dell’Ema alla sospensione del vaccino di AstraZeneca: “Sono scelte anche emotive per paura che la popolazione non capisca, l’Ema chiedeva di verificare prima di sospendere”.

Speranza: “Accelerare con le vaccinazioni”

Intanto, il ministro della Salute Roberto Speranza pone enfasi sulla necessità di accelerare con le vaccinazioni.

“Il gran lavoro di questi giorni ora ci permette di ricominciare a correre con le vaccinazioni – ha dichiarato alla Stampa -. Con il decreto Sostegni mettiamo in campo oltre 150 mila tra medici di famiglia, odontoiatri, pediatri, specializzandi e specialisti ambulatoriali. In più avremo 19 mila farmacie dove ci si potrà vaccinare e fino a 270 mila infermieri da coinvolgere nella campagna che, appena avremo più dosi, potrà accelerare l’uscita dall’emergenza”.

Quanto alla vicenda AstraZeneca, il ministro ha commentato: “Servirà ancora qualche giorno per capire come va, ma gli italiani sono consapevoli che il vaccino è l’arma più efficace per uscire da questa stagione così difficile. La vicenda AstraZeneca a mio avviso va letta in un altro modo; massima attenzione anche verso eventi rarissimi”.

Se qualcuno rifiuta il vaccino, “dobbiamo darlo immediatamente ad altri – ha continuato Speranza -. Fuori dalle indicazioni delle autorità sanitarie non ha senso scegliere il vaccino perché sono tutti sicuri ed efficaci. E soprattutto sono tutti capaci di proteggere dalle forme gravi di malattia”.

Vaccini, “Rigore nell’osservare i contratti”

Sulle dinamiche tra Paesi europei, il ministro ha rimarcato il valore di una prospettiva unitaria. “L’Europa si è ispirata sempre al principio di solidarietà. Personalmente non credo che la guerra Paese contro altro Paese per gli acquisti avrebbe prodotto risultati migliori. In queste ore siamo i primi a chiedere alla Commissione Ue di essere rigorosa nel far osservare alle aziende i contratti“.

Ora l’attenzione si concentra su Sputnik. Anche qui bisogna correre, dice Speranza: “Resto convinto che non conti la nazionalità degli scienziati quanto la sua sicurezza ed efficacia. Cose che solo le nostre Agenzie regolatorie possono accertare. Mi aspetto comunque che Ema sia rapida nel decidere su Sputnik come sugli altri vaccini in arrivo”.

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