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Turismo, danno da 8,2 miliardi con gli stop di Pasqua, 25 aprile e 1 maggio

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Turismo, danno da 8,2 miliardi con gli stop di Pasqua, 25 aprile e 1 maggio

lunedì 22 Marzo 2021 - 11:26
Turismo, danno da 8,2 miliardi con gli stop di Pasqua, 25 aprile e 1 maggio

Altra botta per il turismo. Il settore, già fortemente colpito dalle chiusure imposte dall’emergenza Covid, si appresta a subire un’altra stangata per via delle restrizioni del periodo pasquale, seguite da quelle per i ponti di 25 aprile e 1 maggio.

A lanciare l’allarme è il Codacons. Proprio in questo periodo infatti sono saltate, in Italia, ben 21 milioni di partenze e spostamenti. Il danno è di 8,2 miliardi di euro.

Turismo, anno da 8,2 miliardi di euro

La stima del Codacons è stata realizzata mediante il confronto con i dati del 2019. Prima che la pandemia colpisse il nostro Paese, 14 milioni di italiani si erano spostati durante le vacanze di Pasqua. Un giro da 3,5 miliardi di euro, seguito dai ponti del 25 aprile e dell’1 maggio, che avevano portato il numero di viaggiatori a 21 milioni circa. Insomma, si tratta complessivamente di 8,2 miliardi di euro in circolo per gite fuori porto e parentesi di relax.

“Una spesa da 390 euro pro capite – commenta il Codacons – che quest’anno, a causa del Covid, rischia di essere cancellata di netto, specie se i limiti agli spostamenti e i divieti anti-Covid proseguiranno anche nel periodo post-Pasqua, con ripercussioni pesanti non solo per le imprese del turismo, ma per migliaia di attività dell’indotto”.

Assoturismo: “Il 2021 assomiglia sempre di più ad un nuovo 2020”

Anche Assoturismo Confesercenti conferma la sconfortate prospettiva. A Pasqua, i dati raccolti stimano per le strutture ricettive una perdita di 1,4 miliardi. Si tratta di 11,3 milioni di presenze in meno.

Naturalmente ciò che non va assolutamente dimenticato è che tali perdite si aggiungono a quelle già registrate per la stagione invernale. Assoturismo le stima attorno a 4 miliardi.

“Per il turismo, il 2021 assomiglia sempre di più ad un nuovo 2020 – commenta il presidente Vittorio Messina -. Lo stop di Pasqua è l’ennesima “ripartenza svanita” dall’inizio dell’anno: tra le restrizioni di Capodanno, la cancellazione all’ultimo minuto della stagione sciistica e le nuove zone rosse, la seconda ondata ha fatto sparire 19 miliardi di consumi turistici. Un grave colpo per tutta l’economia, non solo per il turismo”.

Penalizzate le città d’arte

Ad essere fortemente penalizzate, secondo il Codacons, le città d’arte. “La Pasqua attira a Roma migliaia di visitatori – ricorda il presidente Carlo Rienzi – e la città rappresenta una delle mete preferite in Europa dove trascorrere le feste”.

Solo su Roma il calo stimato è di 950 mila presenze in meno nel periodo pasquale. La perdita del fatturato si colloca tra i 180 e i 200 milioni di euro.

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