La Sardegna, unica Regione italiana in zona bianca, ha scelto la linea dura. I proprietari di seconde case non residenti possono entrare solo per comprovate esigenze lavorative o motivi di salute. E comunque presentando la certificazione di vaccinazione avvenuta o di negatività al tampone.
L’ordinanza adottata dal presidente Solinas è valida da domani 18 marzo al 6 aprile. Il documento è molto simile a quello emanato dalla Valle d’Aosta e dall’Alto Adige che da subito avevano emanato un provvedimento restrittivo rispetto al decreto del Governo.
Nuovo decreto in Sardegna, vietato l’ingresso ai non residenti
L’ordinanza di Solinas inasprisce comunque i controlli agli arrivi e prevede dei filtri fin dall’imbarco. Come? I vettori e gli armatori acquisiscono dai passeggeri l’avvenuta registrazione sulla app Sardegna Sicura ma anche la documentazione che attesti i motivi per cui si viaggia e il possesso dei requisiti previsti dal Dpcm 2 marzo 2021 per gli spostamenti dalle Regioni di provenienza. In assenza sarà vietato l’imbarco.
Il presidente ha deciso di coinvolgere il corpo forestale a supporto del personale dell’Ats nelle attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e di sottoposizione al tampone molecolare o antigenico.
Un ruolo è assegnato anche ai sindaci che, in qualità di autorità di protezione civile e sanitaria, vigilano sul rispetto dell’ordinanza sui test obbligatori, monitorando il rispetto della permanenza domiciliare nei centri abitati, attraverso la Polizia locale e le Compagnie barracellari. Il Corpo forestale farà la stessa cosa ma nelle aree rurali e costiere.