Portata alla luce dalla Polizia Postale una rete di scambio di materiale pedopornografico. Si parla di complessivamente 28mila immagini e 8mila video ritraenti minori abusati o vittime di violenze. Tra questi anche dei neonati. Arrestate tre persone.
Pedopornografia, scoperta rete in tutta Italia
La terribile scoperta è frutto dell’indagine coordinata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, dall’aggiunto Giancarlo Novelli e dal Pm Saverio Sapia.
Le ricerche degli inquirenti sono iniziate circa un anno fa grazie ad alcune segnalazioni giunte al Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online tramite il circuito internazionale di cooperazione in materia di contrasto allo sfruttamento dei minori online con enti esteri e associazioni non governative.
Ciò che è stato portato alla luce è una rete di persone, tra i 18 e i 72 anni, che si scambiavano sui social immagini e video a carattere pedopornografico.
Scambio di video e foto di minori abusati: 119 indagati e 3 arresti
Un fenomeno trasversale, che “ricomprende professionisti, studenti, disoccupati, pensionati, impiegati pubblici e privati, militari, un appartenente alle forze di polizia e una guardia giurata”, spiega la Polizia.
Sono 230 i dispositivi informatici sequestrati e 119 gli username utilizzati che hanno permesso l’iscrizione di altrettanti soggetti nel registro degli indagati. Tre gli arresti.
Per rendere idea dell’estensione del fenomeno basti pensare che le perquisizioni hanno toccato 16 regioni e 60 province italiane. La metà degli indagati risiede tra Lombardia, Piemonte e Veneto.
I tre arresti sono avvenuti, invece, nelle province di Imperia, Pistoia e Reggio Calabria. Sequestrati dispositivi elettronici (cellulari, pc, tablet, pen drive, hard disk), account email e profili social associati.
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