Marzo 2021 vedrà l’Italia colorarsi prevalentemente di rosso. Senza contare le disposizioni locali e quelle che arriveranno per le festività pasquali, che vedranno probabilmente la zona rossa attiva dal venerdì santo alla Pasquetta, tranne nelle regioni zona bianca.
Similmente a quanto avvenuto a Natale, inoltre, la bozza al vaglio del Cdm prevede una deroga per i giorni festivi. Sarà possibile far visita in numero massimo di due persone, esclusi i minori di 14 anni.
Ecco una breve guida sulle regole da seguire, cosa si può fare e cosa no.
Zona rossa marzo 2021, regole per gli spostamenti
In zona rossa gli spostamenti devono essere limitati e comprovati. Le uniche motivazioni consentite sono quelle di salute, lavoro e necessità. Valida sempre la motivazione mediante autocertificazione.
Ammesso anche il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Possibile anche rientrare in seconde case dentro e fuori la regione.
Dal 24 febbraio al 27 marzo 2021, in zona rossa non è possibile recarsi in abitazioni private per eventuali visite. Le uniche motivazioni ammesse, anche in questo caso, sono quelle relative a lavoro, necessità o salute.
Ristorazione, cosa si può fare e cosa non si può fare
Le restrizioni investono l’attività di bar e ristoranti. La consumazione all’interno o nelle adiacenze dei locali è assolutamente vietata. Consentito l’asporto dalle 5.00 alle 22.00. Nel caso di bar senza cucina o di commercio al dettaglio di bevande, l’orario va dalle 5.00 alle 18.00.
Nessun limite orario per le consumazioni negli alberghi, naturalmente per i clienti che vi alloggiano.
I negozio sono chiusi. Unica eccezione per i generi alimentari e i beni di prima necessità. Aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Nei centri commerciali è permessa l’apertura solo degli esercizi che vendono tali prodotti.
Chiusi anche i mercati, salvo anche in questo caso la vendita di generi alimentari.
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