Chiudere l’Italia ancora una volta per vaccinare più in fretta. Questa la proposta avanzata dagli esperti che sarà oggetto di confronto nella riunione tra i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, il capo del Cts Agostino Miozzo e il commissario per l’emergenza Giuseppe Figliuolo.
Un nuovo lockdown in Italia? Il no di Crisanti
“Un lockdown nazionale per poter affrontare la sfida di una vaccinazione anti-Covid di massa, con numeri senza precedenti? Ma bisognerebbe farlo una volta per tutte. In realtà penso che la gente sia stufa, non ci crede più. A questo punto facciamo senza. E’ inutile farlo il lockdown, rimaniamo così. Altrimenti si stressa la popolazione, e li teniamo in casa per 3 settimane senza ottenere nulla. Le persone sono sfinite dalle zone” a colori. Un nuovo stop nazionale “sarà improponibile, a meno a che non sia veramente l’ultimo”.
È la riflessione del virologo Andrea Crisanti su una delle ipotesi che sarebbe sul tavolo. “Per fare uscire il Paese da questa crisi, serve un progetto con più gambe – spiega all’Adnkronos Salute il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino – Va senz’altro aumentata la capacità di distribuire vaccini e ci penserà il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, ma non se ne esce se mancano due o tre punti fondamentali a questo progetto: uno è sicuramente avere un progetto nazionale di sequenziamento delle varianti, la seconda è creare finalmente una rete di laboratori in grado di fare una grande quantità di tamponi. Anche il lockdown sarebbe una delle gambe su cui far camminare la strategia” anti-Covid, “ma siamo in un momento in cui la popolazione non ci crede più”.