Si terrà a giugno del 2021 ad Astana, capitale del Kazakistan ribattezzata Nur-Sultan nel 2019, la VII edizione del Congress of Leaders of World and Traditional Religions.
Un incontro dal respiro ecumenico che è stranamente passato sotto silenzio e che vedrà riunirsi i leader religiosi mondiali nel segno della pace e della tolleranza. Tra questi, probabilmente anche Papa Francesco e il patriarca ortodosso di Mosca Kirill.
Pace, tolleranza, unità. Valori nobili e lodevoli, se non fosse che la direzione pare essere quella di un ecumenismo di stampo massonico, ben messo in luce da Missione Paradiso nell’ultima diretta dal titolo “Nuovo Medioevo”.
Il Congresso dei leader religiosi del mondo
Il Congress of Leaders of World and Traditional Religions si è tenuto per la prima volta nel 2003. L’iniziativa è del Presidente della Repubblica del Kazakistan Nursultan Abishevich Nazarbayev.
Come riporta il sito, i rappresentanti della Chiesa cattolica sono stati tra i primi a sostenitori del Congresso durante la visita di Nazarbayev in Vaticano.
La riunione si tiene ogni tre anni. Tra gli obiettivi, la ricerca di “punti di riferimento umani comuni nel mondo e nelle forme tradizionali di religioni” e il funzionamento di un’istituzione interreligiosa internazionale permanente per il dialogo tra le religioni e l’adozione di decisioni concordate.
Astana, la capitale del mondo ecumenico
Nobili ideali, se non fosse che pare di trovarsi di fronte a una istituzione ecumenica di Stato con sede in una città fortemente discussa – e discutibile – per la forte presenza di simbologia massonica.
L’architettura di Astana presenta diversi aspetti inquietanti. Già le due torri dorate ricordano quelle del tempio massonico, chiamate Jachin e Boaz, all’entrata delle logge. È l’intera città che, in realtà, pare evocare la pianta di una loggia massonica.
Si arriva così al Palazzo della Pace e della Riconciliazione, la piramide dove si svolge il congresso ecumenico tra i leader religiosi. All’apice le finestre di vetro della piattaforma di osservazione non possono non ricordare un grande occhio di Horus.

La Bayterek Tower alla sommità presenta un globo dorato, che si afferma rimandi al mito kazako dell’uovo d’oro. Il richiamo allegorico al culto del Sole massonico, tuttavia, è forte. Lucifero, infatti, da secoli è stato identificato dai satanisti con Venere o col Sole in quanto “portatore di luce”.
Si potrebbe ipotizzare si tratti di coincidenze, ma pare davvero difficile che tutte lo siano.

Verso una religione globale?
Oltretutto, il Centro N.Nazarbayev per lo sviluppo del dialogo interreligioso e intercivile tra le sue intenzioni ha quella di promuovere la pace globale e prevenire i conflitti. La sua azione prevede il monitoraggio di materiali su argomenti religiosi nei media stranieri e nazionali. Sì, monitorare l’opinione pubblica sui media in fatto di religione… stiamo parlando forse di censura?
Il video di presentazione del Centro spiega che il lavoro condotto dallo stesso si rivolge ad organizzazioni straniere, enti statali, partiti politici, associazioni religiose e ONG, centri di ricerca e istituzioni educative.
Partner del Centro sono l’Istituto internazionale di diplomazia culturale, l’Università islamica internazionale di Islamabad, il Consiglio del Pontificio per il dialogo interreligioso, l’Università egiziana di cultura islamica “Nur- Mubarak”.
Insomma, Astana pare avviarsi proprio ad essere il centro del mondo ecumenico con lo scopo di eliminare ogni sorta di differenza in direzione di un unico credo, una religione unica. Il tutto sotto i nostri (distratti) occhi.