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Sicilia, protesta dei lavoratori Asu:”Vogliamo essere stabilizzati”

Gabriele Giovanni Vernengo

Sicilia, protesta dei lavoratori Asu:”Vogliamo essere stabilizzati”

giovedì 04 Marzo 2021 - 19:38
Sicilia, protesta dei lavoratori Asu:”Vogliamo essere stabilizzati”

In molti a protestare davanti Palazzo dei Normanni (sede dell'Assemblea Regionale Siciiana). Intanto, però, sembrerebbe intravedersi il primo spiraglio di luce...

Dopo 24 anni ancora aspettano la stabilizzazione e per questo motivo hanno protestato attraveerso un sit in davanti Palazzo dei Normanni (sede dell’Assemblea Regionale Siciiana) a Palermo. Loro sono i 4571 precari Asu (lavoratori impegnati in attività socialmente utili).

Gli anni sono passati, i governi di ogni colore ed estrazione politica si sono susseguiti, ma, questi lavoratori (molti di loro con famiglia a carico) non hanno trovato le risposte che stanno cercando da ormai troppo tempo.

Tra loro ci sono figure impegnate nei beni culturali, negli enti regionali e nei vari comuni. La manifestazione è stata organizzata da Fp/Cgil, Cisl Fp, UilTemp. Ale/Ugl Asu, Csa, Confintesa, Cobas/Codir, Sinalp. Ugl e Usb.


I manifestanti, nel corso della mattinata, hanno anche iscenato attraverso l’utilizzo di una bara di cartone, da loro stessi realizzata, il corteo funebre della loro categoria. Con questa rappresentazione hanno voluto comunicare la loro amarezza e il disgusto verso una situazione davvero critica.

“L’ approvazione – afferma Rosario Greco di Confintesa – in Commissione Bilancio dell’emendamento inerente la nostra stabilizzazione sembra che dia uno spiraglio. Da oltre due mesi è stato costituito un tavolo di concertazione. Noi abbiamo fatto delle proposte. alcune delle quali non sono state accolte. Abbiamo chiesto di incontrare le commissioni Cultura e Bilancio per capire le intenzioni della politica.

“C’è stata una convergenza – continua Greco – e ne siamo felici. Nonsiamo a conoscenza nello specifico dell’articolo di legge aaprovato”.

“Speriamo che il Consiglio dei Ministri non impugni quanto fino adesso fatto, perchè oltre al danno ci sarebbe la beffa”.

“Noi – conclude Greco – avevamo chiesto la storicizzazione della spesa, quindi lo stanziamento dei fondi necessari per la nostra stabilizzazione”.


“Si sta realizzando finalmente il sogno dei lavoratori Asu – commenta Andrea Monteleone di Sinalp – Questa giunta regionale ha a cuore la stabilizzazione dei lavoratori Asu. Siamo qui per chiedere ancora una volta ai nostri rappresentanti politici di fare presto.

“Abbiamo proposto – continua Monteleone – al Presidente della Regione, Nello Musumeci, una convenzione con l’Inps al fine di mandare in prepensionamento oltre 1500 persone”.

“Con i soldi risparmiati – conclude Monteleone – si potrebbero pagare i contributi di circa 3 mila lavoratori rimanenti. La stabilizzazione avverrebbe così quasi a costo zero”.


“Già dal 2019 – afferma Nino Lucchese dell’Ugl Funzione Pubblica – lo Stato aveva previsto una deroga che avrebbe permesso la nostra stabilizzazione eludendo i vincoli di finanza pubblica. La Regione non ha recepito questa norma. Sappiamo che hanno approvato in Commissione Bilancio il provvedimento.”

“Ma – continua Lucchese – alcune nostre proposte non sono state tenute in considerazione, tra queste vi è la storicizzazione della spesa. Senza questa non si può procedere alle assunzione a tempo indeterminato”.

“Ci sono i lavoratori Asu – incalza in conclusione Lucchese – i quali, in virtù di una sentenza della Corte Costituzionale, devono essere stabilizzati dalla Regione, ovvero dall’ente che ne isufruisce”.


“La Regione prende in giro i lavoratori – grida Giovanni Savoca della sigla Usb – prima con gli slogan affermando che si è arrivati allo stanziamento di 15 milioni per 15 anni e poi facendo dietrofront. Non sappiamo se questi soldi sono a regime. Per non riconoscerci il nostro lavoro, ci annoverano tra i lavoratori socialemnte utili. Creare precariato significa avere un serbatoio di voti costante”.


Nel frattempo, già ieri. il governo regionale, d’intesa con la commissione Bilancio dell’Ars, aveva dato per la stabilizzazione di circa 4.600 lavoratori Asu.


“La stabilizzazione di tale risorsa umana, impegnata nei Comuni, nelle Aziende sanitarie provinciali e nelle Camere di Commercio dell’Isola – commentano gli assessori al Lavoro Antonio Scavone, alle Autonomie locali Marco Zambuto e all’Economia, Gaetano Armao – non comporta aumenti di spesa e restituisce dignità a migliaia di famiglie siciliane” .

“Una ulteriore, importante tappa – ha commentato a tal proposito il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – nel processo di fuoriuscita dal precariato di migliaia di lavoratori per troppo tempo rimasti pegno umano della peggiore politica”.


A tal proposito, Lino Lucchese dell’Ugli e Vito Sardo della segreteria regionale Ale, affermano attraverso una nota la propria gratitudine nei confronti dell’operato del Governo regionale.


“Apprendiamo con soddisfazione – si legge nella nota – che l’assessore regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana (Alberto Samonà, ndr)abbia manifestato l’intenzione di procedere, accogliendo i nostri suggerimenti e quindi presentare un emendamento complessivo alla Legge Finanziaria Regionale, ormai in dirittura d’arrivo, a favore dei lavoratori ASU direttamente utilizzati, prevedendone la legittima stabilizzazione e, nelle more della stessa, una integrazione oraria, necessaria a sopperire le carenze d’Organico, dovute principalmente al collocamento in quiescenza di circa 800 risorse umane, verificatesi nel biennio 2019-2020”.


“Garantendo la continuità – continua la nota – della fruizione dei Tesori dell’isola a tutti i cittadini e offrendo tale possibilita’ ai turisti che da ogni parte del mondo anelano visitare ed ammirare i nostri Beni Culturali”.


“Così essendo – conlude la nota – rinnoviamo un grande plauso alla nobile iniziativa voluta dall’assessore Alberto Samonà, al suo staff e alla Dirigenza Generale del Dipartimento Regionale ai Beni Culturali”.

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