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Trump, il primo discorso a Orlando: “Torneremo, saremo più uniti e più forti di prima”

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Trump, il primo discorso a Orlando: “Torneremo, saremo più uniti e più forti di prima”

lunedì 01 Marzo 2021 - 10:18
Trump, il primo discorso a Orlando: “Torneremo, saremo più uniti e più forti di prima”

“Sapevamo tutti che l’amministrazione Biden avrebbe fatto male, ma nessuno poteva immaginare che avrebbe fatto male fino a questo punto, e quanto a sinistra si sarebbe spinta“. Così, ieri Donald Trump nel primo discorso pubblico da quando non è più presidente degli Stati Uniti d’America.

Senza mezzi termini il tycon si è rivolto all’acerrimo avversario Joe Biden, ma anche contro Big Tech, social media e il sistema del voto elettorale. Tanti i punti salienti del suo intervento di oltre un’ora in occasione dell’annuale Conservative Political Action Conference (Cpac) a Orlando, in Florida.

Trump, Aspre critiche all’amministrazione Biden

Una amministrazione “anti-lavoro, anti-famiglia, anti-confini, anti-energia”, “contro le donne e contro la scienza”. Le parole di Donald Trump verso l’operato di Joe Biden sono tutt’altro che lusinghiere.

“Alla nuova amministrazione ho consegnato un miracolo della medicina moderna”, ha detto l’ex presidente riferendosi alla pandemia e alle accuse sulla mancanza di un piano vaccinale. “Ho spinto avanti l’Fda come mai era stato fatto prima”.

Criticata la politica sull’immigrazione, le critiche di Trump si rivolgono all’inclusione di atlete transgender nelle gare sportive femminili. “Quale allenatore vorrà mai allenare una donna se ogni suo record potrà essere facilmente infranto da individui nati uomini? Penso sia folle. Dobbiamo proteggere l’integrità degli sport femminili”.

“La Corte Suprema dovrebbe vergognarsi”

Ribadite le accuse di frode elettorale, le sferzate di Donald Trump si rivolgono contro la Corte Suprema e i suoi giudici: “Dovrebbero vergognarsi di se stessi per quello che hanno fatto al nostro paese… la Corte Suprema non ha avuto il coraggio di fare nulla”.

Indicate presunte irregolarità a Detroit e Philadelphia, il tycon ha espresso la necessità che i repubblicani facciano qualcosa per modificare le modalità vigenti. Le votazioni dovrebbero tenersi in un solo giorno, il voto per posta e il voto anticipato dovrebbero esser messe fuori legge.

Big Tech e social media: difendere la libertà

Quanto al silenzio imposto da Twitter e Facebook, Donald Trump ha usato parole durissime: “Bisogna punire Big Tech e social media, da Twitter a Facebook, quando silenziano la voce dei conservatori. E se non lo fa il governo federale lo devono fare i singoli Stati”.

L’esigenza è quella che gli Usa difendano la libertà di espressione e di parola.

Donald Trump: “Torneremo alla Casa Bianca, saremo più uniti e più forti di prima”

Non solo Joe Biden, ma anche gli avversari dentro al partito repubblicano. Donald Trump ha fatto nomi e cognomi ieri sera a Orlando senza mezzi termini.

“Liz Cheney è una guerrafondaia, una persona che ama vedere combattere i nostri soldati. Speriamo di liberarcene alle prossime elezioni. Liberatevi di tutti loro!”, ha attaccato Trump. “Rino”, ossia “Conservatori soltanto di nome”, è il termine usato per definire tali avversari.

Il deputato Adam Kinzinger, il senatore dello Utah Mitt Romney, la neoconservatrice Liz Cheney sono stati chiaramente menzionati nel discorso dell’ex presidente. “Lavorerò per eleggere leader repubblicani forti” perché “l’endorsement del presidente Donald Trump è il più potente in politica”, ha commentato.

Infine, le elezioni. “Potrei anche decidere di batterli per la terza volta”, ha dichiarato Donald Trump, che non svela nulla di preciso. Esclusa la fondazione di un proprio partito.

“Con il vostro aiuto, riprenderemo la Camera. Vinceremo al Senato. E poi un presidente repubblicano farà un trionfante ritorno alla Casa Bianca. E mi chiedo chi sarà“.

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