Anche la Sicilia, così come avvenuto in Piemonte, corregga le linee guida sull’aborto farmacologico mediante l’utilizzo della pillola Ru-486. Lo hanno chiesto a gran voce il movimento Pro Vita e Famiglia e Cristiani per l’Italia. Anche a Palermo si è svolta infatti la campagna di carattere nazionale per sensibilizzare i cittadini riguardo i danni che questo farmaco provoca alla donna.
Il focus della campagna, si concentra su alcune considerazioni, non solo di carattere etico, ma anche sulla tutela ai cittadini del sistema sanitario nazionale.
Pillola abortiva Ru-486, le nuove linee guida emanate dal ministro Speranza
Il Ministro della Salute Speranza, lo scorso mese di agosto, ha emanato nuove linee guida per la somministrazione della pillola abortiva RU486. Esse ne permettono la somministrazione fino alle nove settimane di gestazione (invece delle precedenti sette) e introducono la possibilità di somministrazione anche in regime di day hospital e nei consultori.
In questa maniera le donne vengono sempre di più lasciate sole di fronte allo strazio fisico e psicologico. I rischi che l’assunzione della RU486 implica per la salute e la vita delle donne sono gravi e scientificamente dimostrabili. L’aborto farmacologico è molto più pericoloso per la donna che l’aborto chirurgico: la mortalità è dieci volte maggiore (Greene, N Engl J Med, 2005; AIGOC, 2020). Gli effetti collaterali comuni sono: crampi, emorragia, vomito, debolezza, febbre, mal di testa, diarrea, ipotensione.
Pillola abortiva Ru-486, il manifesto itinerante a Palermo
Per questa ragione a Palermo, come in tante altre città, è stato predisposto un manifesto itinerante (camion vela), che ha toccato vari punti della città
compresi i quartieri più popolari, spesso i più colpiti dal degrado sociale e dalla mancanza d’informazione al riguardo.

Ed è proprio in un quartiere popolare di Palermo che vi è un murales, che copre l’intera facciata del palazzo, raffigurante una madre che allatta, un vero è proprio inno alla vita ed alla maternità.
Il murales, ed il manifesto insieme esprimono, ancor di più, l’innocenza e l’amore che una mamma ha per il proprio figlio, rappresentando un’icona per la VITA.
“Pro-Vita &Famiglia” insieme a “Cristiani per l’Italia” chiedono l’immediata sospensione della distribuzione di questa “pillola omicida”, così come è già avvenuto per ordine di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, e in Abruzzo, per ordine del Presidente Marco Marsilio. Auspichiamo, che anche la massima autorità sanitaria Regionale in Sicilia, il Presidente Nello Musumeci, segua le scelte dei suoi colleghi.