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L’ebreo messianico Avi Mizrachi parla al mondo: quale è la chiave per comprendere il nostro tempo?

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L’ebreo messianico Avi Mizrachi parla al mondo: quale è la chiave per comprendere il nostro tempo?

Rossella Cannarella

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giovedì 18 Febbraio 2021 - 11:29
L’ebreo messianico Avi Mizrachi parla al mondo: quale è la chiave per comprendere il nostro tempo?

I tempi che stiamo vivendo stanno scuotendo la nostra società dalle fondamenta, minando le sicurezze e costringendo alla riflessione. La storia del popolo di Israele rappresenta un elemento cardine per la comprensione di questi tempi.

Nel corso della puntata di Missione Paradiso Live dell’8 Febbraio 2021 dal titolo: “Messia o Anticristo?”, il Pastore Avi Mizrachi, Ebreo Messianico, fondatore della Congregazione messianica di Tel Aviv “Adonai Roi” (che significa “Il Signore è il mio pastore”), ha condiviso il suo pensiero in merito ai tempi che stiamo vivendo. 

La pandemia con la quale ormai da mesi conviviamo, causa di un esorbitante numero di morti in tutto il mondo, la crisi ambientale e quella economica, stanno scuotendo la nostra società dalle fondamenta, minando le sicurezze e costringendo alla riflessione.

Il Pastore Avi Mizrachi ha ricordato la nascita del Cristianesimo che, come è noto, avvenne 2000 anni fa in Israele. A quel tempo il popolo Ebreo era ancora una nazione, ma nel 70 d.C., come raccontato dallo storico Giuseppe Flavio, nel corso di una guerra tra l’Impero romano e gli Ebrei, il tempio di Gerusalemme fu definitivamente distrutto e, da allora, mai più ricostruito. Flavio racconta che, nel corso di quella guerra, il numero di prigionieri Ebrei catturati fu di 97.000, mentre il numero di morti fu 1.100.000. Mai prima di allora vi fu uno sterminio simile. Da quel momento gli Ebrei, privati della loro Patria, furono dispersi. Il Pastore Ebreo Avi Mizrachi sottolinea come questo aspetto trovi riscontro in Ezechiele 36:19 (“li dispersi fra le nazioni ed essi furono sparsi per tutti i paesi”), nel quale viene predetta la dispersione del popolo di Israele, causata (come si legge nei versi 17,18 dello stesso capitolo) dal cuore corrotto degli Ebrei, i quali si rifiutarono di riconoscere Gesù come Messia.

Dal 70 d.C. gli Ebrei subirono spesso persecuzioni, sino alla maggiore di tutte, verificatasi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, sotto la dittatura Nazista, al termine della quale furono uccisi i 2/3 di tutti gli Ebrei d’Europa. Nel Novembre 1943 gli Ebrei, spogliati dei loro diritti, furono deportati nei campi di concentramento e nel 1943 ne furono uccisi ben 1.500.000 tramite fucilazione e camere a gas. Molti di loro furono sottoposti a sperimentazioni e a vere e proprie torture fisiche. Il numero di ebrei sterminati tra il 1933 e il 1945 si aggira intorno ai 6 milioni.

Sempre in Ezechiele 36, al versetto 24, si legge: “Io vi farò uscire dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi, e vi ricondurrò nel vostro paese”.

Ma sarebbe stata possibile l’adempimento di questa parola, dopo la strage consumatasi nella Seconda Guerra Mondiale?

In Ezechiele 37 si legge:

1 La mano del SIGNORE fu sopra di me e il SIGNORE mi trasportò mediante lo Spirito e mi depose in mezzo a una valle piena d’ossa. 2 Mi fece passare presso di esse, tutt’attorno; ecco erano numerosissime sulla superficie della valle, ed erano anche molto secche.

3 Mi disse: «Figlio d’uomo, queste ossa potrebbero rivivere?» E io risposi: «Signore, DIO, tu lo sai».

4 Egli mi disse: «Profetizza su queste ossa, e di’ loro: “Ossa secche, ascoltate la parola del SIGNORE!” 5 Così dice il Signore, DIO, a queste ossa: “Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete; 6 metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi lo spirito, e rivivrete; e conoscerete che io sono il SIGNORE”». 7 Io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un movimento: le ossa si accostarono le une alle altre. 8 Io guardai, ed ecco venire su di esse dei muscoli, crescervi la carne, e la pelle ricoprirle; ma non c’era in esse nessuno spirito.

9 Allora egli mi disse: «Profetizza allo Spirito, profetizza figlio d’uomo, e di’ allo Spirito: Così parla il Signore, DIO: “Vieni dai quattro venti, o Spirito, soffia su questi uccisi, e fa’ che rivivano!”». 10 Io profetizzai, come egli mi aveva comandato, e lo Spirito entrò in essi: tornarono alla vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, grandissimo.

11 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, queste ossa sono tutta la casa d’Israele. Ecco, essi dicono: “Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti!” 12 Perciò, profetizza e di’ loro: Così parla il Signore, DIO: “Ecco, io aprirò le vostre tombe, vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d’Israele. 13 Voi conoscerete che io sono il SIGNORE, quando aprirò le vostre tombe e vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! 14 E metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, il SIGNORE, ho parlato e ho messo la cosa in atto”, dice il SIGNORE».

Il 14 maggio 1948, al termine della Seconda Guerra Mondiale, nacque lo Stato di Israele in Palestina, a seguito del quale molti Ebrei rimpatriarono. Lo Stato di Israele, che fino al 1960 contava circa 2 milioni di abitanti, incredibilmente (ma in accordo alle parole di Ezechiele 37) oggi ne conta ben 8.884 milioni, il 70% dei quali Ebrei.

Tutto questo, sottolinea il Pastore Avi Mizrachi, è stato perfettamente descritto nella Bibbia, come pure la volontà da parte di Dio che Ebrei e Gentili (ovvero i “non cristiani”) possano riconoscerLo per mezzo della fede in Gesù Cristo.

Il Pastore racconta come il 16 Dicembre 2019 a Tel Aviv Ebrei, Cristiani e Gentili convertiti alla fede cristiana si siano incontrati per proclamare il loro ravvedimento e la loro fede, in unità, in Gesù Cristo. Questo è un evento molto importante, perché Gesù Cristo è venuto, secondo le Scritture, per riconnettere a Dio tutti i popoli, anche se non ebrei, ma, alla Sua venuta, molti fra questi indurirono il loro cuore e non riconobbero Cristo come Messia.

La pandemia si è verificata per “scuotere” il genere umano, preliminarmente alla sua liberazione (in analogia alle dieci piaghe d’Egitto, al termine delle quali il popolo fu liberato dalla schiavitù).

Ancora oggi, in accordo a quanto affermato dalla Bibbia, in Israele ci sono ancora molti Ebrei ortodossi (non Cristiani) che rifiutano la fede in Gesù Cristo e che attendono la manifestazione del Messia (alcuni credono sia già nel mondo), affinché porti la pace e ricostruisca il terzo Tempio. Secondo il libro dell’Apocalisse però, non si tratterebbe del vero Messia ma dell’Anticristo.

Lo scopo di questa redazione è quello di spingere il lettore ad andare in profondità nell’interpretazione del presente e di fornire una possibile chiave di lettura su ciò che accade attorno a noi. Prescindendo dalla fede personale di chi scrive e da quella di chi leggerà questo articolo, è evidente come diversi eventi storici, inerenti il popolo di Israele e non, trovino un perfetto riscontro della Bibbia.

Che dietro la storia del popolo di Israele ci sia l’adempimento di ciò che è stato scritto in Ezechiele? Al lettore la risposta.

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