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Sicilia, Musumeci: “Sui vaccini vogliamo autonomia. Lockdown? Non lo valuto al momento”

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Sicilia, Musumeci: “Sui vaccini vogliamo autonomia. Lockdown? Non lo valuto al momento”

mercoledì 17 Febbraio 2021 - 12:47
Sicilia, Musumeci: “Sui vaccini vogliamo autonomia. Lockdown? Non lo valuto al momento”

“La Sicilia vuole rendersi autonoma nell’acquisizione dei vaccini, stiamo lavorando per poter accedere in maniera autonoma ad un fornitura che ci consenta di rispettare tempi delle campagna vaccinale ma soprattutto di poterci muovere con più facilità per realizzare il piano di somministrazione che avevamo immaginato nei mesi scorsi”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in conferenza stampa.

Musumeci ha confermato che sono in corso contatti con le aziende produttrici di vaccino: “siamo ancora in una fase di interlocuzione e non certo in una fase contrattuale. Non posso dire nemmeno se appare solida o meno, in questa fase meglio essere prudenti”.

I vaccini presi in esame per una fornitura Siciliana al momento sono quelli autorizzati – ha spiegato Musumeci – Moderna, Pfizer e Astrazeneca e “ci muoviamo con le linee concordate con il governo nazionale”.

Musumeci: “Lockdown in Sicilia? Non lo valuto al momento”

“Ipotesi due settimane di lockdown? Non l’abbiamo presa in considerazione, non ci sono i termini per affrontare il tema. Non conosciamo la linea del Governo nazionale, né le strategie di contrasto al Covid”, ha risposto ai cronisti.

“Il contagio è altalenante e noi abbiamo il dovere di seguire il tasso di contagio e al tempo stesso il numero delle perdite. Non siamo in una zona di allarme, ma non vorrei ci si arrivasse perchè la zona gialla deve diventare patrimonio di tutti, e tutti abbiamo il dovere di salvaguardarlo in quanto patrimonio”.

“In alcune zone del Nord è stata necessaria l’istituzione della zona rossa, in Sicilia in questo momento non si presentano aree con un tasso di crescita allarmate tale da giustificare un provvedimento del genere – ha aggiunto -. Continuiamo a sperare che il senso di responsabilità collettiva prevalga su tutto. Se riusciamo a mantenere il tasso ai livelli dei giorni scorsi, siamo arrivati a circa 350 contagi, noi potremmo continuare con la zona gialla e magari col Governo nazionale confrontarci su altre aperture”.

“Mi amareggia il fatto che il mondo cella cultura dello spettacolo rimanga ancora estraneo a ogni tipo di attività – ha concluso -. Nei prossimi giorni avremo la conferenza Stato-Regioni per capire, al di là delle buone volentà del ministro Speranza, la cui riconferma costituisce una buona opportunità per noi governatori di regione che speriamo nella continuità di metodo e strategia, ma il governo non ha ancora rivelato le linee lungo le quali intende muoversi”

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