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Pakistan, cristiani accusati di blasfemia mentre leggevano la Bibbia al parco

Voce Contro Corrente

Pakistan, cristiani accusati di blasfemia mentre leggevano la Bibbia al parco

mercoledì 17 Febbraio 2021 - 13:09
Pakistan, cristiani accusati di blasfemia mentre leggevano la Bibbia al parco

Stavano studiando la Bibbia nel Model Town Park di Lahore, in Pakistan, sabato 13 febbraio, quando un gruppo di musulmani si è avvicinato loro dicendo che non potevano farlo in pubblico. Da qui si sarebbe scatenata la vicenda conclusasi con l’accusa di blasfemia ai danni dei due cristiani.

A raccogliere le dichiarazioni dell’avvocato dei due accusati, Aneeqa Maria di The Voice Society, è Morning Star News.

Ennesima accusa di blasfemia in Pakistan

Haroon Ayub Masih, 26 anni, e l’amico Salamat Mansha Masih, della stessa età, si trovavano nel parco di Lahore, in Pakistan. Rispondendo al gruppo di musulmani che leggere la Bibbia in pubblico non è un crimine in Pakistan, hanno ricevuto diverse domande sulla loro fede.

L’avvocato riferisce che i musulmani avrebbero chiesto del materiale per aiutarli a capire la Bibbia, così Haroon avrebbe dato loro un libro. Il gruppo si è poi momentaneamente allontanato.

Haroon Masih è tornato a casa pochi minuti dopo, mentre Mansha Masih è rimasto nel parco.

“Pochi minuti dopo, i giovani musulmani sono tornati nel punto in cui Mansha era presente e lo hanno attaccato, sostenendo che lui e Haroon avevano bestemmiato contro il loro profeta”, ha detto l’avvocato. “Hanno anche convocato la sicurezza del parco e hanno mentito dicendo che i due cristiani stavano evangelizzando i musulmani nel parco e avevano usato parole dispregiative per il Corano e il profeta”.

L’avvocato ha anche riferito che qualcuno del gruppo di musulmani ha chiamato il Tehreek-e-Labbaik Pakistan (TLP), partito politico islamista di estrema destra.

Cristiani denunciati per blasfemia

La polizia ha registrato le denunce contro i due cristiani. Si parla di commenti sprezzanti contro Maometto, punibile con la morte, contaminazione del Corano, punibile con la reclusione a vita e con una multa, e atti deliberati e dolosi intesi a oltraggiare i sentimenti religiosi, punibili con fino a 10 anni di carcere e una multa.

“Mansha è stato preso in custodia dal posto, mentre siamo riusciti a ottenere la cauzione pre-arresto per Haroon Masih fino al 24 febbraio”, racconta il legale.

Entrambi i cristiani provengono da famiglie povere. La famiglia di Haroon Masih ha dovuto nascondersi per paura.

False accuse di blasfemia in Pakistan sono comuni e spesso motivate da vendette personali o odio religioso. Le accuse hanno il potenziale per innescare linciaggi, omicidi e proteste di massa.

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