“Serve massima prudenza su tutto il territorio nazionale. Non dobbiamo vanificare i progressi delle ultime settimane, risultato dei sacrifici fatti finora. Zona gialla non significa scampato pericolo. Il virus circola e il rischio, anche per via delle varianti, resta alto. Non possiamo scherzare con il fuoco”. Lo scrive il ministro della Salute Roberto Speranza su Facebook, dopo la pubblicazione da parte dell’Iss delle Faq sul tema varianti.
Covid, Iss: “Misure rimangono tali e quali”
“Al momento non sono emerse evidenze scientifiche della necessità di cambiare le misure, che rimangono quindi quelle già in uso: mascherine, distanziamento sociale e igiene delle mani. La possibilità di venire in contatto con una variante deve comunque indurre particolare prudenza e stretta adesione alle misure di protezione”.
Lo scrive l’Iss che ha stilato le Faq sul tema varianti. E sui test per individuarle: “Per potere discriminare se un’infezione è determinata da una variante è necessario un test specifico altamente specialistico che è detto sequenziamento, in cui si determina la composizione esatta del genoma del virus”.
Per l’azione di monitoraggio delle varianti in Italia, l’analisi, si ricorda nelle Faq, viene effettuata dai laboratori delle singole regioni, sotto il coordinamento dell’Istituto superiore di Sanità. Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) raccomanda di sequenziare almeno circa 500 campioni selezionati casualmente ogni settimana a livello nazionale, con le seguenti priorità.
- individui vaccinati contro Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante una risposta immunitaria al vaccino;
- contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi; casi di reinfezione;
- individui in arrivo da paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2; aumento dei casi o cambiamento nella trasmissibilita’ e/o virulenza in un’area;
- cambiamento nelle performance di strumenti diagnostici o terapie; analisi di cluster, per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione.
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