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La pena di morte è l’opposto dell’insegnamento cristiano: la fede nel libro del giudice Matassa

Gabriele Giovanni Vernengo

La pena di morte è l’opposto dell’insegnamento cristiano: la fede nel libro del giudice Matassa

venerdì 05 Febbraio 2021 - 10:03
La pena di morte è l’opposto dell’insegnamento cristiano: la fede nel libro del giudice Matassa

La tematica molto delicata e interessante viene affrontata nella raccolta di riflessioni e aforismi a cura del giudice e saggista palermitano Lorenzo Matassa

Non si uccide in nome di Dio. E’ questo uno dei messaggi chiave di “Saggezza Esiste”, volume scritto dal giudice presso il tribunale di Palermo e saggista Lorenzo Matassa ed edito da Arti Grafiche Palermitane.
L’opera, che l’autore ha dedicato alla figlia Angelica nel giorno del suo diciottesimo compleanno, è una raccolta di aforismi di vari personaggi illustri e riflessioni personali da parte del magistrato palermitano. Matassa affronta in maniera sintetica, accurata e intellettivamente profonda e vivace, molti ambiti della vita quotidiana, spaziando dalla cucina al mare, passando per la felicità.

“La cosa davvero inaccettabile è usare Dio per trucidare il prossimo…dimenticandosi che la pena di morte viola il quinto comandamento”. Con questa affermazione si chiude uno dei capitoli più significativi dell’opera si evince il potente e autentico legame tra l’autore, la vita e la fede, intesa come genuina ricerca della divinità.

Proprio la Nazareth del tempo di Gesù (come ricorda Matassa stesso) non comprese il progetto di pace identificato e proposto per mezzo di una dolce predicazione dal Messia.

Una visione distorta quella che spesso ha l’uomo che, come si legge nel saggio, spesso si trova ad “obbligarsi all’adorazione di simulacri lignei all’adorazione di simulacri lignei e marmorei o affidarsi ad immagine antropomorfe di santi e beati o, ancora, accomunarsi in recitativi e vocalità ipnotiche di preghiere e mantra” ignorando così il vero valore della spiritualità.

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