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Astrazeneca, vaccino per under 55: via con insegnanti, poliziotti e nelle carceri

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Astrazeneca, vaccino per under 55: via con insegnanti, poliziotti e nelle carceri

giovedì 04 Febbraio 2021 - 11:44
Astrazeneca, vaccino per under 55: via con insegnanti, poliziotti e nelle carceri

Le linee di rimodulazione del piano vaccinale emerse dall’incontro di ieri tra Governo e Regioni stabiliscono nuovi dettagli sulla somministrazione dei farmaci. Da quanto emerge, i vaccini Pfizer e Moderna saranno somministrati agli over 80 e ai più fragili; il vaccino AstraZeneca per under 55 andrà a personale scolastico, docente e non docente, forze armate e di polizia, personale carcerario e detenuti.

Speranza: “Campagna di vaccinazione sia fuori da contese”

Le fasi 2 e 3 della campagna vaccinale avranno avvio dopo l’arrivo del primo carico di dosi di Astrazeneca, previsto per lunedì.

Obiettivo del piano è la somministrazione di 2 milioni di dosi a febbraio, 4 milioni a marzo e 8 milioni ad aprile. 14 milioni di dose in un trimestre, insomma.

“La Campagna di vaccinazione resti fuori da crisi e da contese politiche. È la cosa più importante per tutto il Paese”, ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della videoconferenza con le Regioni. Da quanto si apprende, vi sarebbe stato accordo unanime sulla distribuzione dei vaccini.

AstraZeneca, solo per under 55 senza patologie gravi

“Il tetto anagrafico per il vaccino AstraZeneca potrebbe essere superato in futuro dopo ulteriori valutazioni scientifiche”, ha dichiarato il ministro al vertice con le Regioni.

Per il momento la soglia dei 55 anni è quella ribadita dall’Aifa, dopo il via libera al vaccino britannico. “La posizione della Commissione tecnico scientifica – ha rimarcato qualche giorno fa l’Agenzia italiana del farmaco – è rimasta invariata rispetto a quella espressa nella riunione del 30 gennaio. AstraZeneca resta preferenzialmente per la popolazione tra i 18 e 55 anni e senza patologie gravi, per la quale sono disponibili dati più solidi”.

Anticorpi monoclonali e altri vaccini

Il ministro Speranza ha posto l’accento anche su altre possibilità, oltre ai vaccini: “I vaccini sono essenziali ma ci sono anche altre opzioni in valutazione, stiamo accelerando sugli anticorpi monoclonali“.

Sul vaccino russo, il ministro Speranza ha infine dichiarato: “Non dobbiamo avere timori delle origini dei vaccini, quello che per noi è importante è il passaggio all’Ema. Abbiamo sollecitato l’Ue alla valutazione scientifica sul vaccino russo e di altri Paesi“.

Leggi anche: AstraZeneca, ritardo dei vaccini: Ue minaccia il blocco dell’export

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