L’immagine di un neonato tra le braccia della madre e uno slogan che ricorda la possibilità di usufruire di tentativi illimitati per la creazione e il trasferimento di embrioni. Il tutto coperto da garanzia “Soddisfatti o rimborsati”, naturalmente. Così, il Canadian Medical Care vende online i suoi servizi per la maternità surrogata, pubblicizzando la pratica quasi come una compravendita qualsiasi.
Maternità surrogata: esseri umani come merci
A sottolineare il forte contrasto è Pro Vita e Famiglia, che passa in rassegna diversi aspetti della pubblicità sul sito.
I dati riportano che il 15-20% delle coppie nel mondo oggi vive problemi di infertilità.
“Il programma di maternità surrogata ha molte sfumature ed è piuttosto costoso” , si precisa sul sito fin dalle prime battute. Fondamentale quindi affidarsi a degli specialisti che seguano il percorso dei potenziali genitori.
La scelta del Paese
Per iniziare bisogna scegliere il Paese in cui verrà condotto il programma. Ecco quindi che si parte con la promozione dell’Ucraina, che non solo consente la maternità surrogata, ma non presenta le restrizioni adottate in altri posti.
Dopo un accurato screening che attesti l’assenza di patologie fisiche o mentali, le candidate possono essere inserite nel database delle madri surrogate. Devono avere tra i 18 e i 35 anni ed essere madri di almeno un bimbo sano. Necessaria anche l’assenza di cattive abitudini.
“Va anche notato che gli ucraini sono una nazione geneticamente sana“, riporta il sito. “Le giovani donne nel complesso sono in ottima forma fisica, il che permette loro di portare e dare alla luce senza problemi un bambino sano. […] un’alta percentuale di persone sane garantisce un numero maggiore di candidature e una riduzione del tempo di attesa per i gameti del donatore”.
Ucraina, maternità surrogata a basso costo
Dopo aver illustrato tutte le caratteristiche del prodotto – non vi sembra che queste donne siano trattate effettivamente così? -, arriva anche la parte sui costi. Le madri surrogate ucraine hanno infatti un prezzo bassissimo!
“Un altro fattore importante è il basso costo del programma”, spiega subito Canadian Medical Care. Bastano “solo” 30-50mila dollari, a fronte dei 150mila che servirebbero negli Usa.
Rassicurati i propri clienti sugli avanzati livelli della tecnologia riproduttiva raggiunti dall’Ucraina, il sito sottolinea l’importanza del lavoro svolto da una clinica o agenzia. Chi meglio della Canadian Medical Care, che nei suoi oltre 12 anni di esperienza ha “soddisfatto centinaia di clienti”?
Annunciata interrogazione parlamentare e esposto in Procura
Nessuna menzione naturalmente delle difficili condizioni economiche che spesso spingono le donne di alcuni Paesi a usare il proprio corpo per guadagnarsi da vivere.
Uno sfruttamento economico ai danni delle donne che, tra l’altro, in Italia non è legalmente consentito. A rimarcarlo a Pro Vita e Famiglia è Carola Profeta, Responsabile Dipartimento Famiglia e Valori non negoziabili di Fratelli D’Italia della provincia di Pescara.
Un’interrogazione parlamentare a firma della senatrice Isabella Rauti ha, infatti, chiesto al governo come sia possibile che pagine Facebook promuovano in Italia pratiche vietate dalla legge. “Inoltre abbiamo predisposto e ne stiamo affinando i dettagli – aggiunge Carola Profeta – un esposto da presentare alla varie Procure d’Italia“.
Profeta: “La mentalità del ‘non c’è niente di male’ sta prendendo il sopravvento”
“Queste operazioni sono frutto di una grande abilità che consiste nel rimanere sempre su una soglia sottile tra lecito e illecito, morale e immorale, anche su questi temi, a tal punto, che si lascia passare anche che sia giusto che una coppia che non possa avere figli, li abbia ad ogni costo, perché il mainstream è riuscito ad indottrinare anche le menti più attente e preparate, insinuando dubbi, anche laddove c’erano dogmi incontrovertibili su questi argomenti”.
“La mentalità del ‘non c’è niente di male’ sta prendendo il sopravvento – continua Profeta -. Mi rifaccio soprattutto ai miei figli che sono le specchio delle nuove generazioni: a volte mi dicono che in fondo la scienza è andata avanti in tanti campi, anche nella cura delle malattie, ma io ricordo loro che è ben diverso dallo scegliersi un figlio a tavolino, a volte persino in base a determinate caratteristiche fisiche”.
“È necessario andare oltre certi slogan e scendere nel dettaglio, nell’analizzare le nefandezze legate a certe pratiche. Quando andiamo noi a decostruire certi stereotipi, il ragionamento anche agli occhi dei più giovani, non fila più”.