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Il bacchettonismo, il tribunale dei mediocri: il caso di Trump nel film “Mamma ho perso l’aereo”

Diego Torre

Il bacchettonismo, il tribunale dei mediocri: il caso di Trump nel film “Mamma ho perso l’aereo”

lunedì 25 Gennaio 2021 - 11:23
Il bacchettonismo, il tribunale dei mediocri: il caso di Trump nel film “Mamma ho perso l’aereo”

Il bacchettonismo trova fertile terreno nell’animo di coloro che fanno assurgere a verità assoluta i loro modesti convincimenti. Esso si erge impietoso e accusatorio contro ogni nemico, vero o presunto, con zelo degno di miglior causa; più per ostentazione che per convinzione. Trae alimento dal conformismo generale e finisce per dettare mode acriticamente accettate.

Ha il petto gonfio d’indignazione, il ciglio di un occhio più inarcato dell’altro e lo sguardo freddo come lama d’acciaio. E’ un atteggiamento mentale, ma, se incontra per strada il politicamente corretto, diventa il migliore veicolo della dittatura del relativismo nella sua fase inziale, quella dell’informazione e del consenso. Non ha più limite la sua pretesa di imporre la sua verità, nemmeno (e questo è veramente terribile!) il senso del ridicolo.

Il caso di Trump nel film “Mamma ho perso l’aereo”


In tanti abbiamo visto il film “Mamma, ho perso l’aereo”, che usci in Italia 30 anni fa e che continua a riscuotere successo. Narra la divertente avventura di un bambino vivace, che dimenticato a casa dalla famiglia partita per Parigi, cura i suoi bisogni e si organizza per trascorrere un Natale diverso, da solo, a Chicago. Verranno poi una coppia di ladri che cercheranno di entrare nella casa, ma che dovranno affrontare un’incredibile serie di trappole predisposte dal ragazzo. Un film per ragazzi insomma, per ridere, ma …. una macchia orribile lo lorda! In una scena del film Kevin, nella hall del Plaza Hotel, chiede dove si trovi la portineria … orribile dictu ….a Donald Trump, in carne ossa e ciuffo, che di quell’albergo era all’epoca il reale proprietario.

Una scena terribile che potrebbe pregiudicare gli sviluppi della democrazia americana e del mondo intero. Certo, ce ne hanno messo di tempo ad indignarsi! 30 anni. In un’intervista del dicembre 2020 Trump era ormai in disgrazia!), il regista Chris Columbus disse che Trump aveva forzato la sua apparizione, minacciando che se non avesse fatto parte del film non avrebbe consentito le riprese nel Plaza. Un autentico ricatto, esercitato da un prepotente che pretende di disporre delle sue cose!

Ma, ora che Trump non è più presidente degli USA, la storia va riscritta ed il film deterso da quella orribile macchia. L’attore che impersonava il bambino ha già dato la propria adesione ad una petizione per sostituire il tycoon con sé stesso, l’attore ormai adulto. Trump va in qualche modo cancellato e già sono state raccolte parecchie firme. Speriamo bene. Dopo l’assalto a Capitol Hill il mondo non reggerebbe alla permanenza in quel film del minaccioso ciuffo biondo. Continua così la damnatio memoriae di un uomo che si oppone al politicamente corretto e che merita l’odio del mondo intero sino … alla cancellazione di una scena di 20 secondi da un film di 30 anni fa.

Diego Torre

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