Si terrà oggi a mezzogiorno il discorso del premier Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati. Nessun attacco diretto a Matteo Renzi e un forte invito a restare uniti in un momento critico come quello che la nazione sta attraversando: questi i punti cardine dell’intervento con cui il Presidente del Consiglio dovrà cercare di guadagnare una maggioranza per superare la crisi di governo.
Crisi di governo, le sfide del Paese
Le Comunicazioni sulla situazione politica in atto si reggeranno su posizioni d’equilibrio. Il benessere del Paese sarà il fulcro su cui si costruirà un intervento dai toni ben diversi da quelli usati verso Matteo Salvini il 20 agosto 2019. Troppe cose sono cambiate.
Giuseppe Conte sembra intenzionato a voler parlare non solo al Parlamento ma all’Italia tutta, con l’obiettivo al contempo di recuperare il sostegno dei renziani sul fronte comune di una collaborazione utile a salvaguardare il bene del Paese.
Per queste ragioni il discorso verterà soprattutto sulle sfide che l’Italia dovrà affrontare, partendo dalla lotta al Covid-19 e dalla campagna vaccinale fino alla presidenza del G-20 e alla co-presidenza del Cop26. Ampio spazio al Recovery Plan, che offrirà spunto per un appello alla collaborazione che potrebbe attirare consensi.
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Martedì l’intervento al Senato
Dopo l’intervento alla Camera, martedì si terrà quello al Senato. La Costituzione non impone la maggioranza assoluta, per rimanere in piedi al governo basta semplicemente la maggioranza relativa, data anche da un solo voto in più di quelli dell’opposizione. Certo, sarebbe una situazione debole, ma non mancherebbe comunque la possibilità di un rafforzamento successivo.
Centro Destra, vertice previsto per le 11 di oggi
Intanto, il Centro Destra ha convocato un vertice, previsto alle 11 di oggi, per fare il punto della situazione in vista del discorso del premier. “Se Conte non ha i numeri le strade sono due: o le elezioni oppure, se Mattarella ritenesse, il centrodestra ha progetti e poche cose da fare velocemente per tirare fuori il paese dalla pandemia”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini.
“L’Italia non può rimanere più in balia dei giochini e dei litigi di questo Esecutivo. Conte abbia la dignità di dimettersi. Per @FratellidItalia la via maestra è una: #ElezioniSubito”, ha twittato Giorgia Meloni qualche giorno fa.
Crisi di governo, Liliana Segre: “Parto per fare il mio dovere a Roma”
Nette le speranze del vicesegretario del Pd, Andrea Orlando. “Il tentativo di far cadere il governo non riuscirà e questa è la cosa più importante. Non ce lo possiamo permettere, non se lo può permettere il Paese”, ha detto stamani a Mattino Cinque.
Convinto sostegno al premier anche da parte della senatrice Liliana Segre. “Sì, parto per Roma, per fare il mio dovere martedì a Palazzo Madama – ha dichiarato al Fatto Quotidiano -. Non partecipo ai lavori del Senato da mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano consigliato di evitare, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile”.
Conte: “C’era bisogno di una crisi di governo?”
Ha iniziato parlando dei mesi difficili appena trascorsi il premier Conte nel suo discorso alla Camera. Il Presidente del Consiglio ha ammesso di poter parlare a testa alta “non per arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori”, ma piuttosto “per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e psichiche per la comunità nazionale”.
Sottolineato il valore della maggioranza, ha rivendicato lo sforzo nell’affrontare l’emergenza sanitaria e di aver stanziato oltre 100 miliardi di euro nell’assistenza ai cittadini e alle categorie professionali. Anche i provvedimenti restrittivi sono serviti a tutelare “a salute dei cittadini” cercando di “preservare il tessuto produttivo”.
Ricordando l’astensione delle ministre Bellanova e Bonetti nell’approvazione in Cdm del Piano di resilienza “usando come presupposto solo il mancato inserimento del Mes” e il ritiro della delegazione di Italia Viva, il premier ha asserito: “Per questo oggi sono qui per spiegare le ragioni di una crisi per me infondata e per cui provo disagio”.
“C’era davvero bisogno di aprire una crisi in questo momento? La risposta no. Abbiamo compiuto tutti i passi per evitare che questa crisi potesse esplodere”, ha proseguito. “Ora si volta pagina, il Paese si merita un governo coeso che lavori a un’incisiva ripresa della nostra economia”, afferma il premier. Tuttavia, la sua menzione di un forte coinvolgimento del Parlamento nei mesi passati suscita le proteste dei banchi dell’opposizione.