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Crisi di governo, Conte: “Sono rammaricato, grave danno per il Paese”

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Crisi di governo, Conte: “Sono rammaricato, grave danno per il Paese”

giovedì 14 Gennaio 2021 - 13:12
Crisi di governo, Conte: “Sono rammaricato, grave danno per il Paese”

“Sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri”. Così il premier Giuseppe Conte ha aperto il Consiglio di Ministri. Il presidente del Consiglio ha accettato le dimissioni dei ministri Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e del segretario Ivan Scalfarotto e usa ora parole molto dure nei confronti di Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Si è assunto la grave responsabilità di aprire una crisi di governo” ha dichiarato Conte, sottolineando il “notevole danno al Paese nel pieno di una pandemia”.

Crisi di governo, Conte: “Non ci siamo mai sottratti a un tavolo di confronto”

“Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario, e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto”, ha proseguito il premier, che ha poi incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Ancora due giorni fa e oggi ho ribadito che avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery, in serata le misure anti-Covid, la proroga dello stato di emergenza, giovedì lo scostamento di bilancio”.

Il premier sottolinea le difficoltà di un confronto pur nella sua ricerca: “Non ci siamo mai sottratti a un tavolo di confronto, anche se oggettivamente diventa complicato un confronto quando il terreno è disseminato continuamente di mine difficilmente superabili“. Secondo fonti di maggioranza, nei giorni scorsi il premier avrebbe più volte cercato Renzi senza ottenere nessun riscontro.

“Ho offerto la disponibilità a un tavolo di legislatura, eppure di fronte a questa disponibilità ci sono state comunque le dimissioni delle ministre”

Renzi: “Chi dice ‘o tizio o voto’ è irresponsabile”

Intanto Matteo Renzi sulla possibilità di n nuovo governo Conte ha dichiarato: “Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno. Andare in Parlamento non è una concessione ma un elemento fondamentale. Se vorrà venire, ci troverà in Parlamento. A lui la scelta. Ma come non c’è alcun veto o pregiudizio da parte nostra, sia chiaro che sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c’è un solo nome per Palazzo Chigi. Chi dice ‘o tizio o voto’ è irresponsabile”.

Sostegno al premier da parte di Pd e M5s

Intanto diverse forze politiche hanno espresso sostegno al premier Conte. “Un governo senza Conte? – si chiede il vicesegretario del Pd Andrea Orlando – Noi non siamo disponibili ad andare oltre il perimetro di questa coalizione: tutte le iniziative che assumeremo le assumeremo in rapporto con Conte e gli alleati della maggioranza. Crediamo che agli italiani sia difficile spiegare perché dovremmo abbandonare Conte. Mi pare un salto nel vuoto senza giustificazione“.

Non è da meno Nicola Zingaretti, che su Twitter scrive: “In questi mesi durissimi l’Italia ha potuto contare sul grande impegno di Giuseppe Conte e della squadra di governo. Ora c’è un Paese da ricostruire, avanti con Conte“.

Sostegno anche dal M5s. Vito Crimi ha ribadito: “In questo momento di crisi non può esserci altro pensiero che continuare a lavorare per il bene del Paese e dei cittadini. Il M5s c’è e farà la sua parte. Andiamo avanti con Conte”.

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