Teresa Cherubini, la figlia 22enne di Lorenzo Jovanotti, ha sconfitto il linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico che le era stato diagnosticato il 3 luglio scorso. Il cantante ha espresso tutta la sua felicità in un post sui social.
La figlia di Jovanotti ha sconfitto il tumore
“Oggi la mia Teresa ha voluto raccontare la sua storia degli ultimi sette mesi. Ieri gli esami di fine terapia hanno detto che la malattia se n’è andata, lei è stata pazzesca”, scrive il cantante riportando il post della figlia su Instagram, con due foto che la ritraggono in alcuni momenti della terapia con gli aghi al braccio e con i capelli rasati dopo le sedute di chemioterapia.
“Dopo mesi di ansie e paure la storia è finita, e posso raccontarla, perchè da ieri, 12 gennaio 2021 sono ufficialmente guarita – scrive la ragazza -. Per un certo verso il cancro è una malattia molto solitaria, ma il supporto di chi ti sta vicino è fondamentale per superarla, io non ce l’avrei fatta senza di loro. La paura non è andata via, e ci vorrà del tempo perchè possa fidarmi di nuovo del mio corpo, ma non vedo l’ora di ricominciare a vivere”.
Teresa Cherubini, 22 anni, è figlia di Jovanotti e Francesca Valiani, sua moglie dal 2008. Il padre le ha dedicato la canzone Per te, primo singolo estratto dall’album Lorenzo 1999 – Capo Horn. “Tutto è iniziato ad agosto del 2019 con uno prurito alle gambe – racconta ancora Teresa -. Non ci ho dato peso pensando che sarebbe andato via con il tempo, ma non è stato così. I mesi passavano e non faceva che peggiorare. A giugno 2020 si era sparso per tutto il corpo, non riuscivo a dormire più di un paio d’ore a notte, avevo la pelle piagata. Quando mi si è ingrossato un linfonodo sono il braccio ho capito che era qualcosa di più serio e questo ha portato finalmente ad una diagnosi e ad un piano di cure”.
La giovane ha fatto 6 cicli di chemioterapia all’Istituto Europeo di Oncologia a Milano. “Il 9 dicembre dopo l’ultimo trattamento ho deciso di rasarmi come segno di un nuovo inizio”, aggiunge, ringraziando tutti i medici e gli infermieri che l’hanno seguita, amici e parenti, e soprattutto i suoi genitori.