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Pakistan, ritrovati i corpi di due sorelle cristiane: subivano pressioni sul lavoro per convertirsi all’Islam

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Pakistan, ritrovati i corpi di due sorelle cristiane: subivano pressioni sul lavoro per convertirsi all’Islam

martedì 12 Gennaio 2021 - 12:07
Pakistan, ritrovati i corpi di due sorelle cristiane: subivano pressioni sul lavoro per convertirsi all’Islam

Ritrovati i corpi di due giovani cristiane a Lahore in Pakistan. A darne annuncio la polizia del luogo, che ha rinvenuto i cadaveri, legati e avvolti in sacchi, all’interno di una fossa di drenaggio. Le due ragazze, sorelle e madri di famiglia, erano sparite il 26 novembre. Dietro l’omicidio, ancora una volta, una storia di persecuzione legata alla loro fede cristiane.

Pakistan, ritrovati i corpi di due giovani cristiane

A quanto si apprende da Morning Star News, Sajida Mushtaq e Abida Qaiser si erano più volte lamentate delle pressioni ricevute sul luogo di lavoro perché si convertissero all’Islam.

“Mia moglie si lamentava spesso delle molestie da parte dei suoi supervisori, ma mi diceva che stava gestendo bene la situazione -, ha raccontato Mushtaq Masih, marito di Sajida e operatore sanitario in un centro commerciale locale -. Dopo che è scomparsa, una dei miei parenti ha condiviso con noi che Sajida le aveva confidato che i suoi supervisori, Muhammad Mumtaz e Naeem Butt, facevano pressioni su lei e Abida perché si convertissero all’Islam e li sposassero“.

Le due donne avevano iniziato a lavorare in una fabbrica farmaceutica più di due anni fa. Uscite per fare la spesa la sera del 26 novembre, non hanno più fatto ritorno a casa. Dopo alcune ricerche, Masih e altri familiari si sono rivolti alla stazione di polizia di Kahna Nau.

“Durante l’interrogatorio, Naeem ha confessato di aver rapito le sorelle e, dopo averle tenute in ostaggio per alcuni giorni per soddisfare la loro lussuria, aveva tagliato loro la gola e gettato i loro corpi nello scarico”, ha riferito l’ufficiale inquirente del caso, Iftikhar Hussain.

“Ho tre figli e una figlia – il maggiore di 11 anni e il più giovane di 5 – mentre Abida ha solo una figlia, di 9 anni – ha dichiarato Masih -. Potete immaginare il trauma emotivo e mentale che i nostri figli e tutti gli altri membri della famiglia hanno sofferto da quando Sajida e Abida sono scomparse. Quando la polizia ci ha informato di aver identificato due corpi come quelli delle nostre care, è sembrato che il nostro intero mondo fosse crollato”.

Una piaga dilagante

Ejaz Alam Augustine, ministro per le minoranze e i diritti umani della provincia del Punjab, ha fatto visita alla famiglia. “Non bastano parole per condannare la barbarie inflitta alle due donne innocenti”, ha dichiarato, annunciando di aver incaricato la polizia di garantire che i criminali e tutti coloro che hanno facilitato il crimine siano puniti.

Il ministro ha sottolineato anche il crescente numero di conversioni forzate di donne e ragazze cristiane nel Punjab. Una pericolosa tendenza che il governo sta cercando di fronteggiare attraverso una legislazione apposita: “Abbiamo inviato un progetto di legge al ministero provinciale del diritto per il controllo. Sarà introdotto nell’Assemblea del Punjab dopo aver sviluppato il consenso di tutti i partiti politici”.

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