x

Selezionati per te (1 di 1 articoli):

<< >>

Il 2020 si conferma un annus horribilis: 2200 cristiani uccisi in Nigeria

Voce Contro Corrente

Il 2020 si conferma un annus horribilis: 2200 cristiani uccisi in Nigeria

sabato 02 Gennaio 2021 - 23:16

È stato un anno terribile per i cristiani che vivono in Nigeria. Secondo la Ong Intersociety, sono 2.200 coloro che sono stati uccisi nel corso del 2020 a causa degli attacchi perpetrati da Boko Haram nel nord del Paese e dai pastori musulmani Fulani nella Middle Belt. Due figure che si sono rivelate più pericolose dei terroristi islamici. Dei 2200 cristiani, sono 20 i missionari che hanno perso la vita. Si tratta di otto sacerdoti, un religioso, tre religiose, due seminaristi e sei laici. Tra loro c’è il seminarista nigeriano 18enne Michael Nnadi, assassinato l’8 gennaio.

Cristiani uccisi, liberato monsignor Chikwe

Buone notizie invece per monsignor Moses Chikwe, vescovo ausiliare di Owerri, rapito in Nigeria (Stato di Imo) la sera del 27 dicembre e liberato poche ore fa. Negli scorsi giorni si è temuto per la sua vita, in quanto si è parlato di una sua ipotetica morte. Notizia però smentita dalla sua stessa arcidiocesi. “L’arcivescovo monsignor Antony Obinna chiede ai fedeli e alle persone di buona volontà di ignorare simili notizie. L’informazione è ingannevole e non confermata”. L’arcivescovo di Owerri, monsignor Antony J. Obinna, ha confermato la liberazione in un comunicato, rendendo grazie a Dio.

Cristiani uccisi, i dati dell’agenzia Fides

La lista dell’agenzia Fides presenta in totale venti missionari uccisi e tra essi sei sono i laici, impegnati nel servizio pastorale: una percentuale salita notevolmente negli ultimi anni. Accanto a loro, otto sono i sacerdoti che hanno perso la vita in modo violento, tre le suore, due i seminaristi, un religioso.

Nel tempo della pandemia di coronavirus, inoltre, rileva la Fides, “vanno ricordate centinaia di sacerdoti e di religiose, cappellani ospedalieri, infermieri venuti a mancare durante il loro servizio, prodigandosi per aiutare coloro che erano colpiti da questa malattia nei luoghi di cura”.

“È certo che in ogni angolo del pianeta tanti ancora oggi soffrono e pagano con la vita la loro fede in Gesù Cristo”, si afferma nel testo. “I martiri di oggi sono più dei martiri dei primi secoli. Esprimiamo a questi fratelli e sorelle la nostra vicinanza: siamo un unico corpo, e questi cristiani sono le membra sanguinanti del corpo di Cristo che è la Chiesa”, ha sottolineato Papa Francesco all’udienza generale del 29 aprile scorso.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta