Il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità relativo al periodo dal 21 al 27 dicembre ci consegna dati ben lontani da ottimistiche previsioni di allentamento delle restrizioni.
“Continua il segnale di controtendenza nell’indice di trasmissione segnalato nelle due precedenti settimane nell’intero Paese – si legge nel documento -. Questo si realizza in un contesto europeo caratterizzato da un nuovo aumento nel numero di casi in molti paesi Europei e la comparsa di varianti virali segnalate con una potenziale maggiore trasmissione. L’epidemia in Italia si mantiene grave ancora a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali“.
“L’incidenza in Italia è ancora molto elevata”
L’Iss prosegue: “L’incidenza in Italia rimane ancora molto elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Il valore è ancora lontano da livelli (50 casi per 100.000 in sette giorni) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”.
L’Istituto segnala, quindi, la necessità di mantenere nel tempo “la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie“. Per gennaio, insomma, possiamo scordarci di andare in giro e muoverci liberamente, a quanto sembra. Le restrizioni dovranno proseguire tanto più che i dati riferiscono che l’indice Rt è tornato a salire, attestandosi ora a 0,93.
L’incremento si registra per la terza settimana consecutiva e le regioni che destano il maggior numero di preoccupazioni sono la Basilicata, la Calabria, la Liguria e il Veneto, dove l’indice Rt ha già superato la soglia di 1. La Puglia e la Lombardia, intanto, sono anch’esse a 1.
Covid, si teme l’impatto delle festività
L’Istituto Superiore di Sanità precisa anche che la settimana oggetto di monitoraggio è quella natalizia, dove si sono fatti pochi tamponi per via delle festività: “Questo potrebbe influenzare la stima dell’incidenza e della velocità di trasmissione”.
A ciò si aggiunge il timore legato alla peculiarità dei giorni di festa: “È complesso prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo di feste natalizie, tuttavia le aumentate mobilità e interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di Sars-CoV-2. Nella situazione descritta, questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre”.
Il monito è dunque sempre lo stesso: evitare i contatti e le interazioni fisiche, specie con soggetti non conviventi e per ragioni non necessarie.