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Massacrata di botte dal fidanzato: “Mia figlia non è in stato vegetativo, curatela”

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Massacrata di botte dal fidanzato: “Mia figlia non è in stato vegetativo, curatela”

mercoledì 30 Dicembre 2020 - 22:06
Massacrata di botte dal fidanzato: “Mia figlia non è in stato vegetativo, curatela”

Aveva 19 anni quando venne massacrata di botte – calci in testa per l’esattezza – dall’ex fidanzato. Oggi Chiara Insidioso ha 25 anni, abita a Roma e si trova in una struttura per malati terminali. Peccato che Chiara non sia malata terminale: scrive, capisce tutto ciò che le vien detto, utilizza pc e cellulare. Ma nonostante ciò non ha ancora trovato una struttura adatta a lei.

Massacrata di botte dall’ex, il coraggio di Chiara

A sei anni dall’aggressione che la mandò in coma per quasi un anno, Chiara non è ancora autosufficiente ma ha bisogno di assistenza continua. L’ex fidanzato, Maurizio Falcioni, all’epoca 35enne, è stato condannato in appello a 16 anni. La mamma ha lanciato un appello affinchè Chiara possa essere assistita all’interno di una struttura adeguata.

Questa la lettera firmata da Chiara e scritta con l’aiuto della mamma:

“Io mi chiamo Chiara Insidioso e ho 26 anni. Sono stata massacrata di botte da un vigliacco il 3-02-2014. Mi ha dato soltanto calci in testa e sono stata 11 mesi in coma. Mi sono svegliata il 4-01-2015 perché aveva saputo dalla televisione che era morto Pino Daniele. Non sono in stato vegetativo come dicono. Io Chiara capisco 2 lingue ma non parlo, so scrivere a penna, utilizzo il computer e il cellulare.

Questa struttura è eccellente, ma non il posto ideale per me. Qui non ho la riabilitazione adeguata. Posso solo socializzare con gli infermieri e i familiari dei pazienti. Non posso ricevere visite. Non posso rivedere i miei amici. Non posso rivedere il mondo esterno e sono 7 anni che io non vedo un negozio, un parco, il mare.

Non ho ricevuto giustizia 16 anni per il mio assassino è poco. La pena la sto facendo io. Sono 4 anni che sto agli arresti domiciliari perché il giudice tutelare dice che questa casa è adeguata a me. Io mi so esprimere e spiegare bene e veramente sono arrabbiata. Sono in grado di intendere e volere, ma se ne approfittano sapendo che non parlo. Trovo questo scandaloso, vergognoso perché io Chiara ho grande voglia di vivere, di recuperare, di vedere il mondo esterno, i miei amici. Sono cittadina italiana, ma mi vergogno di esserlo…Un saluto da Chiara Insidioso, vittima di violenza”.

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